NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, studenti spagnoli rapinati sul bus: quattro fermi

Grazie alle immagini delle telecamere, la polizia è riuscita a risalire agli autori dell'aggressione: sono quattro giovanissimi egiziani, che avevano aggredito due coetanei di ritorno da una serata all’Alcatraz. Uno di loro si era preso una coltellata

I rapinatori ripresi dalle telecamere dell'autobus

I rapinatori ripresi dalle telecamere dell'autobus

Milano, 3 marzo 2025 – Il doppio raid sull'autobus per rubare un paio di collanine. Il fendente al fianco dell'amico che cerca di difendere uno degli aggrediti e il coltello insanguinato puntato ancora contro il ferito, uno studente spagnolo di 22 anni in Italia col programma Erasmus: "Non ti avvicinare, non ti avvicinare".

L'aggressione ripresa dalle telecamere della metro
Gli aggressori riprese dalle telecamere della 90

La fuga

Poi la fuga, durata meno di una settimana. Sì, perché nei giorni scorsi gli investigatori della Squadra mobile hanno fermato i quattro presunti autori delle due rapine con accoltellamento andate in scena alla fermata del filobus 90 di viale Romagna nella notte tra il 21 e il 22 febbraio 2025: in manette sono finiti quattro egiziani di età compresa tra 20 e 22 anni, incastrati da testimonianze, immagini delle telecamere e riscontri sui profili social.

Immagini delle telecamere del bus acquisite dalla polizia
Immagini delle telecamere del bus acquisite dalla polizia

All'Alcatraz

Ecco la ricostruzione di quanto accaduto. La sera del 21, una comitiva di studenti spagnoli si ritrova all'Alcatraz di via Valtellina per trascorrere la serata in discoteca: sono in tanti, più di venti.

Tra loro ci sono pure due ventiduenni arrivati apposta da Brescia, dove si sono trasferiti per frequentare l'università con il progetto che prevede un periodo accademico all'estero. Nel cuore della notte, il gruppo esce dal locale e sale sulla 90 per tornare a casa: in particolare, i due devono raggiungere la stazione ferroviaria di Lambrate per prendere il regionale che li riporterà a Brescia.

L'assalto dei rapinatori

Le immagini delle telecamere installate all'interno del mezzo pubblico, di quelli cosiddetti "autosnodati" perché formati da più elementi raccordati da dispositivi "a fisarmonica" girevoli e flessibili, rimandano quello che succede nel tragitto tra la fermata di viale Stelvio e quella di viale Romagna angolo Pascoli. Il filobus è pieno, ci sono una trentina di passeggeri a bordo.

Uno degli spagnoli viene provocato da due dei giovani nordafricani, che gli afferra all'improvviso il mento e lo scuote con fare minaccioso; l'altro non reagisce e cerca di gestire in qualche modo la situazione.

Un altro, che si regge a uno dei sostegni dell'autobus, viene colpito con una serie di schiaffi al polso, ma pure lui fa finta di nulla. Alle 5.38, arriva il momento di scendere: il pullman si svuota. Ed è in quel momento che parte l'assalto. Il primo ragazzo viene bloccato in fondo alla 90, di fianco all'uscita posteriore, e depredato della collanina.

La reazione e la coltellata

Lui riesce in qualche modo a scendere, ma nel frattempo c'è un altro raid in corso al centro della vettura. Lì c'è uno dei ventiduenni di stanza a Brescia, uno degli ultimi a scendere dal filobus: gli altri due componenti della gang lo aggrediscono alle spalle e afferrano la catenina che porta al collo, riuscendo a impossessarsi solo del ciondolo a forma di crocifisso; gli altri due si avvicinano per dare manforte, e l'occhio elettronico immortala il gesto di passarsi la prima catenina da una mano all'altra. La rapina avviene sulla scaletta che porta in strada.

L'amico coetaneo sente urlare e si avvicina di corsa per difendere il connazionale. A quel punto, uno dei rapinatori tira fuori il coltello e lo colpisce al fianco, per poi mostrargli la lama insanguinata e minacciarlo. "Non ti avvicinare, non ti avvicinare", gli intima per coprire la sua fuga e quella dei complici verso via Pascoli.

I soccorsi e le indagini

Il ventiduenne ferito viene trasportato dai sanitari di Areu al pronto soccorso del Fatebenefratelli. Niente di grave, per fortuna: i medici suturano lo squarcio superficiale e dimettono lo studente con una prognosi di dieci giorni.

Dopo il primo intervento degli agenti dell'Ufficio prevenzione generale della Questura, il caso passa agli specialisti dell'Antirapine e dei Falchi della Squadra mobile, guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia e dai funzionarii Michele Scarola e Filippo Bosi.

Ad aiutare le indagini è anche la testimonianza di un nordafricano identificato quella notte dalla polizia, che avrebbe assistito al blitz. E poi ci sono i filmati immortalati dagli occhi elettronici e l'analisi dei profili social per mappare volti, amicizie e luoghi frequentati. Elementi che porteranno al fermo dei quattro presunti responsabili.

L'operazione

Nel primo pomeriggio di giovedì 27, attorno alle 14.30, gli investigatori intercettano e bloccano in piazzale Loreto il presunto accoltellatore, un ventenne egiziano regolare e incensurato; con sé ha una lama a serramanico.

Poco dopo, tra via Oropa e viale Monza, finiscono in manette i tre complici: un ventunenne senza fissa dimora, provvisto di permesso di soggiorno per richiesta di asilo con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, attualmente sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; un ventenne incensurato irregolare sul territorio; e un ventiduenne con permesso di soggiorno scaduto, senza fissa dimora, disoccupato e con precedenti di polizia.

Ragazzo aggredito a coltellate davanti il centro commerciale Merlata Bloom
La polizia sul posto dove un ragazzo è stato aggredito a coltellate

L'altro caso

Un provvedimento eseguito a poche ore da quello che ha portato al Beccaria il quindicenne egiziano accusato di essere uno degli autori dell'aggressione a coltellate avvenuta la sera del 20 febbraio a due passi dall'ingresso del centro commerciale Merlata Bloom.

Anche in quell'occasione, la vittima, un diciannovenne italo-marocchino, era stata colpita da più fendenti e derubata di cellulare e monopattino elettrico. Due episodi in rapida successione, in via Pasolini e in viale Romagna, che hanno riacceso riflettori e polemiche sull'allerta sicurezza a Milano, anche legata alla diffusione dei coltelli in strada. La risposta delle forze dell'ordine è arrivata in entrambi i casi in meno di una settimana.

Gli altri arresti

Nel weekend, infine, i poliziotti del commissariato Bonola hanno fermato un ventiduenne egiziano per una rapina ai danni di una settantenne italiana a bordo del bus della linea 80, mentre i colleghi di Porta Genova e Scalo Romana hanno arrestato due egiziani di 16 e 18 anni, entrambi con precedenti, che avevano derubato un sedicenne di giubbotto e cuffie auricolari minacciandolo con un coltello.