Milano, 17 luglio 2024 – Tutto succede in una manciata di secondi. Una donna, Genevieve Garcet Maci,70 anni (qui l’intervista video), apre il portone del suo condominio in via Caracciolo, zona Cenisio, con il suo cagnolino in braccio. Fa un passo nell’atrio ma alle sue spalle spuntano due uomini. Uno la immobilizza, le mette una mano sulla bocca e la butta a terra spingendola da dietro. Il complice nel frattempo le strappa la catenina dal collo.
La dinamica
Ottenuto il bottino, i due scappano e la signora che perde l’equilibrio sbatte la testa sul pavimento (fortunatamente da un’altezza di pochi centimetri). Poi trova la forza di alzarsi in piedi e va in strada, verosimilmente per recuperare il suo cagnolino che durante la rapina era scappato via terrorizzato. Scena ripresa dalla telecamera condominiale puntata verso il portone, pubblicata su una social street, pagina Facebook, del quartiere.
La velocità
Colpisce la velocità ma soprattutto la violenza dei due rapinatori che in un attimo sono addosso alla donna, sicuramente puntata a distanza e poi seguita fino a casa per colpire al momento giusto, all’ingresso del suo palazzo, quando attorno non c’era nessuno che potesse difenderla. Il fatto stando a quanto risulta al Giorno risale a domenica pomeriggio, tra le 17 e le 18. Un orario riferito da alcuni cittadini che poi hanno soccorso la donna, raggiunta in pochi minuti anche da suo figlio e dai carabinieri del Nucleo Radiomobile.
L’indignazione
"I carabinieri sono arrivati subito in via Caracciolo. La signora stava bene a livello fisico", fa sapere un residente. "Non capisco come sia possibile accanirsi così su una persona anziana mettendole una mano sulla bocca e buttandola a terra, per una collanina. Le è andata bene". Chi ha parlato con la donna fa sapere che in base al suo racconto non si sarebbe accorta dei due malviventi finché uno dei due non le è saltato addosso per bloccarla. E, osservando il filmato, sembra che la signora abbia tenuto il portone aperto accorgendosi di quelle due presenze come per una cortesia, immaginando forse che quegli uomini fossero lì per una visita a qualcuno. Ma era lei il bersaglio inconsapevole. I due sono poi scappati e, sempre stando alle testimonianze, si sarebbero dileguati con una bicicletta.
La paura
"Purtroppo non si può stare tranquilli. Neppure la domenica, che dovrebbe essere un giorno di relax più degli altri. Non conosco la signora ma immagino quanto sia impaurita. Spero che si possa riprendere in fretta, dal punto di vista psicologico", commenta una commerciante del quartiere.
Il precedente
Meno di una settimana prima, martedì 9 luglio attorno alle 21, era stata aggredita e rapinata anche una coppia di anziani in via Settala, zona Stazione Centrale. I due, di 79 anni lui e di 82 lei, sono stati seguiti dal rapinatore per due chilometri e, una volta entrati nel loro palazzo, sono stati buttati a terra. Stesso copione di via Caracciolo. "Io precedevo mia moglie e udivo che diceva: “C’è un uomo” – ha raccontato l’anziano –. A un tratto, venivo colpito con un violento pugno al volto, all’altezza dell’occhio destro, che provocava la rottura degli occhiali e mi faceva cadere rovinosamente con la schiena sui gradini. Poi l’aggressore andava verso via moglie: con non poca fatica riuscivo ad alzarmi e notavo che si era scagliato su di lei per impossessarsi della borsa che portava a tracolla". Il rapinatore, un clochard italiano di 41 anni con diversi precedenti, è stato poi individuato e arrestato dalla Squadra Mobile.