Milano – All’una della notte tra giovedì e venerdì era fermo sulla sua auto in un distributore di benzina. Non nei peggiori sobborghi di Caracas in Venezuela, ma in via Padova. Un tizio gli è entrato in macchina dalla portiera posteriore sinistra, gli ha puntato un coltello e l’ha costretto ad aprire lo sportello del passeggero per far salire il suo complice. Gli sono saltati addosso, l’hanno colpito con calci e pugni e gli hanno preso quello che aveva: l’iPhone, le cuffiette AirPods, altri effetti personali.
Prima di darsi alla fuga hanno pure legato e imbavagliato il povero automobilista, un italiano di 28 anni che in qualche modo è riuscito a liberarsi e a chiedere aiuto. Il giovane ha terminato la nottata al pronto soccorso dell’ospedale San Raffaele, dal quale è stato dimesso con una prognosi di tre giorni. Intanto era già partita la caccia ai due rapinatori.
I presunti responsabili del sequestro-lampo a scopo di rapina e dell’annesso pestaggio sono stati individuati in meno di quarantott’ore dai carabinieri della stazione di Settimo Milanese. Non lontano dal luogo del delitto: in piazzale Loreto. Sono due colombiani, di 28 e 31 anni, senza fissa dimora ma con precedenti di polizia, che i militari hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto al termine di un’ indagine partita dalla denuncia della vittima per rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni personali. Il 28 enne colombiano sarebbe il primo uomo, salito da dietro puntando la lama al coetaneo italiano perché aprisse al complice 31 enne.
Ad aggravare la posizione dei due sudamericani è intervenuto il fatto che, da una perquisizione domiciliare dopo il fermo, è saltata fuori proprio la refurtiva sproporzionata di quella rapina così violenta, che i militari hanno riconsegnato alla vittima. I due colombiani sono stati accompagnati a San Vittore. Nello stesso carcere sono finiti, sabato sera, tre marocchini di 21, 23 e 29 anni (irregolari, senza fissa dimora, con pregiudizi di polizia) fermati dai carabinieri del Radiomobile per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Una pattuglia li ha intercettati in via Ziegler, zona Lampugnano, su un’auto a noleggio che era stata segnalata al 112 come appena rubata. Hanno cercato di scappare ma sono stati bloccati con l’aiuto di un’altra gazzella; avevano una chiave clonata e modificata per far partire la vettura e un paio di forbici da elettricista.