Milano – “Come tanti di voi già sapete, ieri a Milano abbiamo avuto uno spiacevole incidente. Quello più importante è che stiamo tutti bene e che questo sarà ricordato solo come una spiacevole storiella”. Lo scrive su X il pilota della Ferrari Carlos Sainz dopo essere stato rapinato a Milano dell'orologio da tre uomini che ha contribuito a far catturare.
“Grazie a tutte le persone che ci hanno aiutato ieri, alla Polizia di Milano per il suo velocissimo intervento e grazie per tutti i vostri messaggi”, conclude il pilota.
La rapina e l’inseguimento
Ore 20.30 di ieri, domenica 3 settembre. Carlos Sainz ha da poco conquistato il terzo posto con la Ferrari al Gp di Monza. Fa appena in tempo a raggiungere l’Armani Hotel di via Manzoni quando viene aggredito. Tre marocchini si erano appostati lì fuori. Appena il ventinovenne scende dall’auto in compagnia del suo assistente, gli aggressori entrano in azione, puntando con decisione al polso sinistro di Sainz e al suo cronografo da mezzo milione di euro, un Richard Mille modello Alexander Zverev.
Sainz si mette all’inseguimento dei fuggitivi, prima in auto e successivamente a piedi, aiutato dall’assistente e da alcuni passanti, che hanno subito riconosciuto il pilota, anche grazie alla maglietta rossa del Cavallino rampante che indossava, e lo hanno aiutato a recuperare l’orologio. L’inseguimento si è concluso in via Montenapoleone: lì il ventinovenne e altre persone sono riusciti a bloccare i rapinatori – tre marocchini fra i 18 e i 20 anni – e a recuperare il prezioso bottino. Nel frattempo, qualcuno aveva già chiamato il 112 per segnalare l’accaduto: i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale hanno preso in consegna i presunti rapinatori e li hanno portati in Questura. In via Fatebenefratelli si è recato pure Sainz per sporgere denuncia.
Chi sono i tre rapinatori
Sarà convalidato in giornata dal Gip l'arresto dei tre marocchini di 18, 19 e 20 anni che ieri sera verso le 20.30 in via Manzoni a Milano hanno rubato un orologio di lusso del valore di 500mila euro al pilota di Formula 1 della Ferrari, il 29enne spagnolo Carlos Sainz. La rapina è fallita in quanto i tre rapinatori sono stati fermati dallo stesso Sainz, dal suo manager e da alcuni passanti fino all'arrivo della Polizia. I tre si trovano ora nel carcere di San Vittore.
Dagli accertamenti in banca dati, compiuti dagli agenti dell'ufficio Volanti, risulta che gli arrestati in flagranza non hanno precedenti e sono senza fissa dimora. La Procura di Milano chiederà per loro la custodia cautelare in carcere. Ieri sera in questura, dopo la denuncia, il ferrarista, che ha riportato lievi escoriazioni al polso, è stato visitato dal personale del 118 e ha rifiutato il trasporto in pronto soccorso.