Milano, 31 ottobre 2023 – Avrebbero agganciato la loro “vittima”, un turista francese di 34 anni con al polso un orologio Richard Mille del valore di circa 150.000 euro, quando è entrato in un ristorante del centro di Milano assieme alla sua compagna. Hanno pazientemente atteso che la coppia consumasse la cena e, quando è uscita dal locale, due uomini sono entrati in azione e, al termine di una violenta colluttazione, hanno strappato dal polso del turista il prezioso orologio. Per la rapina, avvenuta il 20 maggio scorso a Milano, la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due cittadini algerini, di 35 e 37 anni, ritenuti responsabili del colpo
Le indagini condotte dagli agenti della Squadra Investigativa del commissariato Centro hanno consentito di accertare come non si sia trattato di un colpo estemporaneo ma pianificato fin dall’arrivo della coppia nel locale. Il turista rapinato, dopo un breve inseguimento, era riuscito a bloccare l’aggressore ma a quel punto è intervenuto il 35enne che ha aiutato il complice e preso in consegna l’orologio per poi scappare. Durante la fuga, però, il 37enne ha perso il proprio cellulare e portafogli al cui interno è stata trovata una carta d’identità francese con la fotografia dell’aggressore e dati anagrafici di un cittadino francese.
A seguito di accertamenti i poliziotti sono giunti ad una struttura ricettiva dove i due erano stati registrati nella mattinata stessa mentre dai dati acquisiti presso la struttura si è risaliti all’identificazione del complice. Inoltre, dall’analisi dei contenuti del telefono cellulare, perso dall’aggressore, è emerso che l’uomo era specializzato nel furto di orologi di valore commessi su tutto il territorio europeo. Nella galleria fotografica del telefonino sono state rinvenute oltre cento foto di orologi preziosi con cinturino strappato, le foto di altre due carte di identità belghe risultate false nonché la foto di un documento d’identità algerino riportante i suoi veri dati anagrafici. Al termine dell’attività d’indagine, la Procura di Milano ha emesso a carico dei due un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, un mandato di arresto europeo e un mandato di arresto Internazionale. Grazie a tali provvedimenti lo scorso febbraio è stato catturato il 35enne mentre alcuni giorni fa è stato catturato in Algeria il 37enne.