MONICA AUTUNNO
Cronaca

Rapinano sala slot a Pessano. Trovati e arrestati i 4 banditi

Una coppia a fare da palo in auto, l’altra, armata e mascherata, ha portato via 5mila euro

Un fotogramma ripreso dalla telecamera interna: i rapinatori minacciano il gestore della sala

Un fotogramma ripreso dalla telecamera interna: i rapinatori minacciano il gestore della sala

Un raid tanto veloce quanto spaventoso, raccontato dai filmati della videosorveglianza. E, nel giro di una manciata di ore, gli arresti. Sono a San Vittore i 4 malviventi responsabili della rapina a mano armata consumatasi il 6 marzo scorso in una sala slot e scommesse poco lontano dalla Sp 13 a Pessano con Bornago. I carabinieri di Rho li hanno rintracciati e ammanettati, uno dopo l’altro, a Pogliano Milanese, Nerviano e nella stessa Rho poche ore dopo il fattaccio. Sui rapinatori trasfertisti, tutti italiani, pendono le accuse di rapina aggravata in concorso e porto d’armi e oggetti atti a offendere. Nel corso delle perquisizioni contestuali agli arresti è stato recuperato tutto quanto li ricollega al rocambolesco colpo: la pistola, a salve e senza tappo rosso, e il martello impugnati dai due banditi direttamente autori dell’azione; il denaro rubato, circa 5mila euro in contanti; un coltello della lama di 19 centimetri, in uso alla banda; telefoni cellulari; gli indumenti scuri (maglia e giacca, pantaloni e passamontagna) indossati per il colpo. Tutto si era consumato, dunque, nel tardo pomeriggio del 6 marzo. Bersaglio della banda di malviventi in trasferta una sala slot e scommesse dall’altra parte dell’hinterland rispetto al Rhodense, a Pessano con Bornago, in zona centrale ma ben collegata alla provinciale 13, subito imboccata per la fuga. La dinamica del fatto era già stata riferita ai carabinieri di Pioltello, giunti sul posto dopo la chiamata al 112, dai testimoni. Il filmato delle telecamere la conferma.

Due i banditi entrati nei locali all’improvviso. All’interno il solo titolare, seduto in cassa, e un avventore in piedi davanti a uno dei monitor. Il primo viene minacciato, il secondo ignorato. I rapinatori fanno un paio di giri della sala, colpendo oggetti e suppellettili a caso. Poi uno dei due manda in frantumi con il martello la vetrata della cassa, così violentemente che l’arma si spezza in due. In pochi istanti la cassa viene svuotata, un malvivente infila il denaro in una borsa. Poi la corsa all’esterno, dove attende l’auto, una Lancia di colore bianco, con ogni probabilità una Delta, con a bordo gli altri due membri del commando, rimasti all’esterno a far da palo. E immediatamente, la fuga. Che dura poco. Da Rho, dove la macchina si sta dirigendo, si muovono i militari della stazione. Localizzano con precisione auto e banditi, incrociano dati, serrano l’indagine in poche ore, identificano e rintracciano tutti i coinvolti e li raggiungono casa per casa. Nella stessa tarda serata per tutti e quattro è scattato il trasferimento al carcere di San Vittore. Denaro, vestiti, armi e oggetti di proprietà dei malviventi restano sotto sequestro.