MARIANNA VAZZANA
Cronaca

“Ho già commesso due colpi e stavo per fare il terzo”, rapinatore pentito chiama la polizia e si fa arrestare

L’uomo, un 49enne, ha chiamato il 112 mentre si trovava davanti all’Arcaplanet di via Ferrucci, il suo ipotetico prossimo obiettivo. Ma ha cambiato idea

In azione gli agenti del commissariato jesino

In azione gli agenti del commissariato

Milano, 24 ottobre 2024 – Con in mano un taglierino, era pronto a mettere a segno la terza rapina della settimana. Ma, pentitosi all'ultimo secondo, ha preso in mano il telefono e ha chiamato il 112 rinunciando al colpo: "Ho già commesso due rapine", ha confessato. Gli agenti della Volante lo hanno trovato in via Ferrucci, vicino corso Sempione. E il suo obiettivo, la sera di mercoledì, era l'incasso di Arcaplanet tra le vie Giusti e Canonica. Accertati i fatti, per l'uomo, un italiano di 49 anni che era uscito dal carcere due mesi prima, è scattato il fermo per rapina. Sul curriculum ha precedenti per lo stesso reato.

Il primo colpo risale a mercoledì 16 ottobre: preso di mira il Tigotà di via Domodossola. "Ho una pistola", aveva detto al cassiere di turno, facendosi consegnare i soldi per poi sparire. In quell'occasione era poi intervenuta la polizia. La seconda è di lunedì 21. Anche in quel caso, al Caddy's di via Bodoni, vicino viale Monte Ceneri, aveva detto di essere armato. Stesso copione. Con l'arrivo dei carabinieri una volta dato l'allarme dai dipendenti del negozio, specializzato in articoli per la cura della persona e della casa.

Due giorni fa, il "pentimento" è arrivato alle 19, poco prima di mettere a segno la terza rapina, da Arcaplanet. Alle 20 il quarantanovenne ha telefonato al 112. Dopo la confessione, con la consegna del taglierino, è scattata la perquisizione sia nella sua vecchia residenza e sia nella nuova, un alloggio in cui era provvisoriamente ospitato da un amico dopo essere uscito dal carcere (in cui era finito sempre per rapina). Non è stata trovata nessuna pistola ma l'uomo aveva addosso gli stessi vestiti indossati durante il colpo da Tigotà, in più è stato riconosciuto dalle vittime. Da qui, l'arresto.