Milano – La zona è sempre quella. Il modus operandi anche. Al momento, però, l'ipotesi che a colpire lunedì mattina (o meglio, a cercare di farlo) in via Feraboli sia stato lo stesso rapinatore che ha sparato sabato sera in via Baroni va ancora corroborata dall'inchiesta della polizia, che sta indagando su entrambi i casi. Stiamo ai fatti.
In via Feraboli
Qualche minuto dopo le 9, un uomo, con volto parzialmente coperto, ha fatto irruzione nel negozio "Le fattorie del casaro" di via Feraboli, in zona Gratosoglio, ha tirato fuori una pistola e ha minacciato il titolare, un cinquantaquattrenne italiano, per farsi consegnare i soldi che aveva in cassa. In quel momento, è arrivata la moglie del commerciante, che si è messa a urlare ed è riuscita a mettere in fuga l'aggressore, che non ha utilizzato l'arma che aveva con sé. Poco dopo, è partita la chiamata al 112 per denunciare il raid.
Il cambio d'abito
A poca distanza dal negozio, gli agenti delle Volanti hanno trovato la giacca e il maglione indossati dal rapinatore, che a colpo fallito si è svestito forse per confondere le idee agli investigatori in caso di analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Dalle prime descrizioni, potrebbe trattarsi di un uomo originario dell'Est Europa.
Il precedente
Sabato sera, attorno alle 20.30, un uomo ha aggredito un sessantasettenne cinese mentre stava portando fuori dal suo bar di via Baroni il sacchetto con i gratta e vinci. Quando l'uomo e la figlia trentunenne si sono rifugiati nell'esercizio commerciale, lui ha tirato fuori una pistola e ha esploso due colpi, ferendo entrambi di striscio e in maniera non grave. È la stessa persona entrata in azione anche lunedì?