Milano, 23 ottobre 2024 – I colpi nel parcheggio a due passi da piazza Scala. I turisti seguiti nei sotterranei e depredati degli orologi di lusso. Poi la fuga all'estero, il rientro in Italia dalla frontiera di Ventimiglia e l'arresto in Toscana. Un diciottenne egiziano, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni, è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile con l'accusa di essere un predone seriale di cronografi: nell'ordinanza di custodia cautelare del Tribunale dei minorenni di Milano, vengono contestati due colpi per un bottino complessivo di circa 260mila euro.
Il primo raid
Lo scorso primo maggio, il giovanissimo nordafricano è entrato in azione con un complice non ancora identificato all'interno del parking Meda, nell'omonima piazza in pieno centro: un turista francese di 30 anni è stato avvicinato con la solita scusa di una richiesta di informazioni e poi aggredito e derubato di un Rolex da 30mila euro, nonostante la strenua resistenza della vittima designata.
Il secondo assalto
Il 6 giugno è finito nel mirino un turista giapponese di 60 anni, che è stato bloccato con violenza e depredato di un Richard Mille da 228mila euro. Il cittadino asiatico, un facoltoso imprenditore specializzato nella costruzione di campi da calcio in erba sintetica, che viene spesso in Italia per seguire la realizzazione degli impianti sportivi, è ripartito da Milano senza presentare la denuncia, e per questo è stato necessario l'intervento del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia: l’ufficio Interpol di Tokyo è riuscito a rintracciare la vittima, partendo dalle generalità che il sessantenne aveva fornito a una boutique del Quadrilatero dove si era recato poco prima per fare acquisti.
La fuga
Dopo i colpi, l'allora diciassettenne è scappato dall'Italia, pensando che la polizia fosse sulle sue tracce. Nel frattempo, è scattata l'indagine dei Falchi della sezione "Contrasto al crimine diffuso" della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Filippo Bosi, che hanno identificato l'egiziano analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza.
Il rientro in Italia e la cattura
Il monitoraggio delle frontiere, subito attivato per intercettare l'eventuale ritorno del ragazzo, ha permesso di censire il passaggio del presunto rapinatore nei giorni scorsi alla frontiera di Ventimiglia. Gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno portato i poliziotti a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, dove il diciottenne è stato arrestato e portato al minorile di Firenze.