Milano, 20 giugno 2023 – I due operativi del gruppo criminale smantellato dalla Squadra mobile erano il sessantenne Giorgio Ferro e il sessantottenne Mario Visentin: il primo era stato arrestato nel 2005 con il fratello come componente della cosiddetta "banda del Burgman", dal nome dello scooterone che usavano ai tempi per scappare dopo i colpi; il secondo ha a sua volta precedenti specifici e per detenzione illegale di armi.
Il "palo" della gang era il sessantaduenne Roberto Fantinato, con precedenti per rapina e detenzione illegale di armi. Ivan Gambino, 55 anni con precedenti datati per reati fallimentari, svolgeva il ruolo di autista, mentre Francesco Faciana, 60 anni con precedenti per droga e reati contro il patrimonio, utilizzava uno scanner per intercettare le comunicazioni radio delle forze dell'ordine.
La finta chiamata
In un caso, un componente della banda ha effettuato una finta chiamata al 112 per segnalare una rapina in corso: secondo le indagini, coordinate dall'aggiunto Laura Pedio e dal pm Elisa Calanducci, quella non era che una telefonata per cronometrare i tempi di intervento degli agenti delle Volanti, in vista di un futuro colpo.
I sospetti
L'inchiesta della Mobile non si è ancora conclusa: il sospetto è che la banda sia entrata in azione altre volte tra l'ultimo blitz accertato, quello del dicembre 2020 alla filiale Ubi di piazzale Susa, e il sopralluogo di venerdì scorso a Garbagnate Milanese, interrotto dagli arresti della Mobile. Accertamenti in corso su tre colpi con modalità simili avvenuti in altrettanti istituti di credito dell'hinterland tra 2022 e 2023: il modo in cui hanno agito i rapinatori ha parecchi punti in comune con quello solitamente adoperato dalla banda di Ferro e compagni.