MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Via Montegani: Rashid, morto nel parco per difendere la figlia dalle molestie

L’ipotesi più probabile: intervenuto contro chi stava molestando la 20enne avrebbe avuto un malore quando i rivali hanno tirato fuori spranghe e martello

Il luogo dove è stato soccorso Rashid Abdul, 43 anni

Milano, 20 luglio 2020 - Apprezzamenti poco graditi rivolti alla figlia di vent’anni. Lui sente la voce di lei alterarsi e la raggiunge per difenderla. Ma ci rimette la vita. Da una prima ricostruzione è successo questo a Rashid Abdul, bengalese regolare in Italia che avrebbe compiuto 44 anni il 7 agosto, deceduto sabato sera dopo una rissa che ha coinvolto almeno sei persone: l’uomo potrebbe essersi sentito male dopo essere stato minacciato da connazionali con un piccolo martello, un’asse di legno e spranghe.

Era a terra, in arresto cardiocircolatorio, quando è stato soccorso sabato dopo le 21,20. I poliziotti della Squadra Mobile, diretti da Marco Calì, si sono messi subito al lavoro per ricostruire tutta la vicenda: secondo quanto emerso finora, l’uomo, che vive nella zona e sempre lì gestisce un minimarket, sabato sera stava passeggiando in via Montegani dopo essere stato in un bar insieme alla moglie. Avvicinandosi al parchetto ha sentito la figlia urlare perché, mentre era in compagnia del marito nell’area verde, era stata bersaglio di frasi poco eleganti pronunciate da alcuni connazionali.

Il padre si è precipitato per aiutarla. Sarebbero volate parole grosse tra le due fazioni e, complice l’alcol, si è passati ai fatti in pochi secondi: qualcuno deve aver brandito i bastoni, l’asse di legno e il martello, minacciando l’uomo che all’improvviso - secondo i racconti dei testimoni - è stramazzato al suolo. Forse uno spavento eccessivo gli è stato fatale, dato che soffriva di patologie pregresse. Poi si è scatenato il fuggi fuggi, mentre Abdul è rimasto a terra. Immediata la richiesta di aiuto. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati in via Montegani era in arresto cardiaco: sono riusciti a rianimarlo e a portarlo in condizioni gravissime all’ospedale San Paolo ma è morto poco dopo.

Nel frattempo gli agenti della Squadra Mobile e la polizia Scientifica hanno passato al setaccio il parchetto e ascoltato i presenti: a terra sono stati trovati il piccolo martello, l’asse di legno e un paio di bastoni metallici. In un primo momento si è pensato che Abdul potesse essere stato colpito a morte da uno o più di quegli attrezzi ma sul corpo non sono stati trovati segni di percosse e neppure lesioni. Per questo si è fatta strada l’ipotesi che possa essere stato stroncato da un malore durante la rissa.

Solo l’autopsia potrà fare luce sulla causa della morte e consentire a quel punto di configurare il reato. La Squadra Mobile intanto è riuscita a identificare alcuni partecipanti alla rissa. E, nel quartiere, i residenti chiedono più controlli: "La zona – spiega una rappresentante della Social street Residenti Baia del re – è abbastanza tranquilla ma il parchetto non è mai controllato, soprattutto sabato sera quando si radunano persone che bevono birra, ascoltano musica alta e urlano tutta la notte". Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, dice che "l’episodio rappresenta l’ennesimo segno di un’escalation di violenza che sta colpendo la città, nonostante i proclami del sindaco Sala sulle periferie di Milano che sarebbero migliori di quelle di altre metropoli italiane".