BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Reddito di cittadinanza. E lavoro

Dopo due anni di tentativi i piccoli Comuni della Martesana “reclutano” le forze tra chi percepisce il sostegno

di Barbara Calderola

Dopo due anni di tentativi i piccoli Comuni della Martesana riescono a mettere al lavoro chi riceve il reddito di cittadinanza: 9 persone per 8 ore a settimana. A Pozzo, a Grezzago e a Trezzano, antesignano, ha applicato il modello che utilizzò per il baratto dei morosi delle tasse. Piccole manutenzioni, cura del verde, controllo dei protocolli sanitari all’entrata e all’uscita da scuola, è il mansionario dei nuovi “dipendenti” comunali.

"Da noi sono operativi in due, ma il gruppo è decisamente più numeroso, ci sono altre 13 persone, che però non hanno i requisiti per svolgere alcuna attività. Anche se qualcuno di loro ci dà una mano", spiega il consigliere Adelio Limonta.

È lui che ha la delega al recupero crediti e in questa veste anni fa è stato il primo in Italia ad applicare a conti e servizi pubblici il principio dello scambio sociale: chi era in rosso con il pagamento della mensa, o delle imposte municipali e non poteva saldare, assottigliava il conto mettendosi a disposizione dell’amministrazione per i lavoretti. Piccole incombenze quotidiane che "però hanno un peso sul bilancio e sulla qualità della vita", sottolinea Limonta. "Un’iniziativa che fece scuola, poi bloccata dalla burocrazia che scovò il cavillo. Ma oggi il principio è simile". Con una differenza, "il percorso per arrivare al risultato è stato accidentato, eravamo pronti a cominciare a marzo 2019". Stesso copione a Pozzo, dove i nuovi lavoratori sono 4 e a Grezzago, 3. A gestire l’iter "particolarmente complesso fra navigator e non idoneità" è stata Offerta sociale, l’azienda pubblica del welfare.

"Purtroppo, abbiamo dovuto fare i conti con una situazione generale difficile - ricorda il consigliere - poi, quando tutto sembrava risolto, ci è è piovuta addosso la tegola della pandemia e la macchina si è inceppata di nuovo. Solo con le riaperture abbiamo potuto dare corso all’iniziativa".

Le polemiche non erano mancate qui e in altri centri della zona alle prese con lacci e lacciuoli "il solito moloc all’italiana". "Adesso, finalmente, funziona tutto.

I servizi possono contare su “braccia” diverse dal nostro personale, ridotto all’osso - spiega Limonta -. Per riuscire, però, ci sono voluti tempi indegni di un Paese civile. Un problema, purtroppo, che riguarda molti ambiti".