MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Referendum, previste 33 assunzioni

Il Comune rafforza la macchina elettorale in vista del voto del 20-21 settembre sul numero dei parlamentari.

di Massimiliano Mingoia

La democrazia costa, ma dà anche lavoro. Seppur a termine. È il caso del referendum costituzionale previsto il 20 e 21 settembre a Milano e in tutta Italia. Per far funzionare al meglio la macchina elettorale, infatti, il Comune ha previsto l’assunzione di 33 persone a tempo determinato. Da Palazzo Marino fanno sapere che i nuovi assunti si occuperanno di supportare il Protocollo generale per la gestione delle richieste di assegnazione spazi per la propaganda elettorale; di svolgere attività di revisione delle liste elettorali (cancellazioni, iscrizioni, variazioni etc.); di inviare le cartoline agli italiani residenti all’estero; di stampare e recapitare le tessere ai nuovi elettori e delle etichette per i cambi di indirizzo; di ritirare e recapitare dei plichi elettorali dopo il voto; di provvedere all’attività informativa agli elettori relativa alla collocazione dei seggi e alla sostituzione delle tessere elettorali; di supportare dal punto di vista giuridico e pratico i presidenti di seggio tramite un call center elettorale; di gestire le nomine, le rinunce e le sostituzioni degli scrutatori.

Non solo. Il Comune prevede anche la possibilità di aumentare le ore di straordinario del personale comunale assunto a tempo indeterminato nelle giornate elettorali. Nella determina che stabilisce le 33 assunzioni a termine e fissa i compiti dei nuovi arrivati non c’è nessun riferimento diretto all’emergenza coronavirus, ma i rinforzi potrebbero servire anche per gestire al meglio eventuali situazioni critiche dovute al necessario distanziamento negli uffici comunali e nei seggi nei giorni del voto, che dovrà stabilire se sarà confermato o meno il taglio da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori previsto in una legge che modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione.

Sempre a proposito di macchina elettorale, Palazzo Marino ha già fatto sapere che la spesa prevista per l’allestimento dei 1.248 seggi tradizionali (cui si aggiungono 66 seggi speciali in ospedali, case di riposo e carceri), i servizi informatici, scrutatori e straordinari del personale amministrativo è di 3,5 milioni di euro, di cui 570 mila a carico del Comune, il restante a rimborso dello Stato. Circa 700 mila euro serviranno a coprire gli emolumenti dei 1.248 presidenti di seggio, dei 1.248 segretari e dei 3.771 scrutatori. Per i presidenti è previsto un compenso di 130 euro (79 euro per i presidenti di seggi speciali), 104 euro per segretari e scrutatori (53 euro per scrutatori di seggi speciali). Ammonta a circa due milioni di euro, invece, la spesa prevista per le prestazioni straordinarie del personale delle direzioni e delle aree comunali interessate alla preparazione di tutte le attività elettorali.