REDAZIONE MILANO

Contratti fantasma in Regione Lombardia: quattro condannati

Accusati a vario titolo di truffa e falso

Il Pirellone

Milano, 30 gennaio 2017 - Il Tribunale di Milano ha emesso alcune condanne nel processo con al centro una serie di presunti contratti 'fantasma' a collaboratori al Pirellone. L'esito della sentenza è di tre anni e 8 mesi di reclusione per l'ex consigliere lombardo del Pdl Angelo Giammario, 3 anni e 4 mesi per l'ex capogruppo Pdl in Regione Paolo Valentini e anche per l'ex assessore regionale Domenico Zambetti e 2 anni e 4 mesi per Luca Daniel Ferrazzi, ex assessore lombardo all'Agricoltura e attualmente consigliere regionale della Lista Maroni. Al centro le accuse, a vario titolo, di truffa e falso e per fatti contestati tra il 2008 e il 2012. Assolto perché il fatto non sussiste» l'ex assessore lombardo Mario Scotti. I 4 condannati, come deciso dalla settima sezione penale, dovranno risarcire con una provvisionale la Regione Lombardia, parte civile, per un totale di 121mila euro. Al centro dell'indagine, coordinata dal pm Paolo Filippini, contratti che utilizzati per «soddisfare scopi diversi ed estranei» rispetto a quelli istituzionali.

Inizialmente al centro dell'inchiesta condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf - e che era una tranche della più ampia indagine sulle presunte spese 'pazze' con i soldi dei gruppi consiliari al Pirellone (il processo è in corso e si avvicina la requisitoria) - c'erano una ventina di contratti di consulenza con collaboratori, costati in tutto alla Regione circa 260 mila euro tra il 2008 e il 2012, all'epoca della Giunta guidata da Roberto Formigoni. Contratti che, secondo l'accusa, sarebbero stati affidati, in alcuni casi, anche a parenti degli indagati con l'obiettivo di «soddisfare scopi diversi ed estranei» rispetto alle attività istituzionali o a quelle previste dal contratto. Nel corso del procedimento, però, una serie di contestazioni sono cadute per prescrizione e, tra gli altri, anche l'ex assessore lombardo Giulio Boscagli è uscito dal processo per prescrizione. Il giudice monocratico Emanuela Rossi, oltre a condannare i quattro imputati a pene maggiori rispetto alle richieste della Procura (3 anni la pena più alta richiesta), ha disposto anche confische a carico degli imputati in relazione all'ammontare dei contratti contestati: 29.450 euro a carico di Valentini, stessa cifra a carico di Giammario, 13.248 euro a carico di Ferrazzi e 79mila euro a carico di Zambetti. Le stesse cifre dovranno essere versate dagli imputati, stando alla sentenza, come provvisionale di risarcimento a favore della Regione. Tra le contestazioni del procedimento figurava, ad esempio, una consulenza in materia ambientale (lavoro in realtà mai svolto) che l'ex consigliere Giammario avrebbe affidato alla figlia della sua compagna che, però, era una studentessa liceale. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 30 giorni.