Milano – Caloriferi accesi più tardi (e spenti prima), a temperature più basse e per meno ore al giorno. Del resto, gli effetti inesorabili del cambiamento climatico stanno scaldando questo inizio di autunno, con la colonnina di mercurio che ieri pomeriggio ha fatto segnare 24° e che oggi potrebbe sfiorare i 30. Se sommiamo la necessità di fronteggiare il caro bollette con la riduzione dei consumi, ecco spiegate le regole dettate dal Comune per l’utilizzo dei termosifoni.
L’ordinanza appena varata da Palazzo Marino per i prossimi mesi dispone che l’accensione degli impianti partirà il 22 ottobre (e non il 15, come accadeva in passato) e si concluderà l’8 aprile (e non il 15). Tradotto: due settimane in meno. Il provvedimento stabilisce che i caloriferi dovranno restare accesi fino a un massimo di 13 ore (e non 14), tra le 5 e le 23. Non basta: la temperatura massima consentita è stata fissata a 19°C (più di 2 di tollerenza) per gli edifici residenziali, quindi un grado centigrado in meno rispetto ai 20 previsti dalla legge. Queste prescrizioni non varranno per alcune categorie di edifici: ospedali, cliniche, case di riposo, scuole materne e asili nido. "Le misure che abbiamo adottato durante la scorsa stagione termica, prime tra tutte la riduzione del periodo di accensione e delle temperature hanno prodotto risparmi oltre le aspettative, per questo intendiamo portare avanti queste ottime pratiche", ha spiegato in una nota l’assessora all’Ambiente Elena Grandi.
E ancora: "Rinnoviamo l’appello ai cittadini: qualora le condizioni meteorologiche, come sta accadendo, lo consentiranno, si invitano tutti ad aspettare il più possibile per accendere il riscaldamento domestico. Ne avranno beneficio le bollette e l’ambiente". Secondo il rilevamento effettuato da A2A, la stagione termica 2022-2023 (partita il 3 novembre 2022 e terminata il 7 aprile 2023) si è chiusa con una riduzione del -19,4% del consumo di gas rispetto alla stagione precedente: un risparmio conseguito grazie agli effetti positivi delle prescrizioni dell’allora decreto Cingolani. Anche se tale misura non è stata misurata, Milano ha deciso di confermare azioni che lo scorso anno si sono dimostrate "utili e molto efficaci".