
Carlo Acutis, lo studente morto a soli 15 anni, verrà proclamato santo domenica 27 aprile durante il Giubileo dei giovani
Milano, 26 marzo 2026 – Speculazione – a voler essere benevoli – su uno degli eventi più attesi del Giubileo. Sul web sarebbero state messe in vendita alcune reliquie attribuite al beato Carlo Acutis, il giovane milanese morto nel 2006 per una leucemia fulminante, che verrà proclamato santo domenica 27 aprile durante una messa solenne in San Pietro.
Gli accertamenti
La denuncia nei confronti di ignoti è stata sporta dal vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, dopo aver ricevuto notizia del fatto che le reliquie – alcuni capelli, pare – erano state messe all’asta online. Sarebbero stati venduti a un ignoto compratore, al prezzo di 2.110 euro.
Il corpo di Acutis, già beato come patrono di internet, per la sua giovane età e per la sua passione nei confronti delle nuove tecnologie, che utilizzava per “evangelizzare” i coetanei, si trova infatti nel santuario della Spogliazione.
Il presule umbro ha confermato la notizia parlando con l’Ansa. L'esposto è stato già trasmesso alla Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone che ha subito avviato gli accertamenti. Toccherà, molto probabilmente, alla polizia postale effettuare gli accertamenti dovuti su questo ed eventuali altri annunci, per scoprire chi sia dietro a questo tentativo di mercimonio sulla figura del giovane beato.

L’evento
La cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis si terrà domenica 27 aprile in Città del Vaticano, contestualmente al Giubileo dei Giovani. La speranza è che all’evento possa partecipare anche papa Francesco, ancora convalescente dopo la polmonite che l’ha costretto a un ricovero di 38 giorni.
Acutis, nato a Londra e trasferitosi da piccolo a Milano con la famiglia, manifestò sin dalla più tenera età una forte fede. Crescendo, sviluppò una passione per le nuove tecnologie, impiegata anche per allestire una mostra online dedicata ai miracoli eucaristici. Nel frattempo, si profuse anche nelle attività di volontario e catechista.
Morì nell’ottobre del 2006, dieci giorni dopo che gli era stata diagnosticata una leucemia fulminante.