di Rosario Palazzolo
"Considerato l’avanzamento dei lavori, si segnala che essi procedono secondo il programma stabilito nei documenti contrattuali tra Serravalle e appaltatore, con termine ultimo al 31 dicembre 2022". Si apre così, con una informazione che di certo susciterà ilarità, la risposta che Regione Lombardia ha fornito al consigliere 5Stelle Massimo De Rosa in merito agli enormi ritardi che riguardano il potenziamento dell’autostrada Rho-Monza. Sebbene i cantieri siano in ritardo di almeno 5 anni e negli ultimi tre mesi si siano registrati ben due questioni che stanno tenendo fermi sia il lotto 1 (cavalcavia a scavalco della Milano-Meda) che il lotto 3 (tratto di Bollate), si sostiene che l’opera sia nei tempi. Soprattuto poco si dice in merito all’intoppo che ha bloccato l’apertura al traffico del gigantesco cavalcavia che collega la Rho-Monza alla Tangenziale Nord. A poco più di un mese dal completamento e dall’apertura al traffico, nel dicembre scorso è stato riferito che non aveva passato il collaudo. Oggi, alla richiesta di chiarimenti avanzata da Massimo De Rosa, rispondono genericamente "a fronte di problematiche emerse in fase di collaudo è stata procrastinata di qualche mese e dovrebbe avvenire nel secondo trimestre del 2022". Di fatto la struttura del ponte deve essere rinforzata con l’aggiunta di nuovi profilati metallici, ma la crisi mondiale sta provocando ritardi nell’approvvigionamento dei materiali. "Dinanzi a un’opera costata centinaia di milioni di euro dei cittadini – attacca Massimo de Rosa –, non si riesce nemmeno a sapere quali sono state le anomalie che hanno fatto fallire il collaudo. Intendono aprire un ponte senza dirci che cosa non ha funzionato? – afferma il consigliere regionale –. Ho già richiesto un approfondimento, nella speranza che questa volta si rompa il muro di silenzio su questa delicata vicenda". Un’altra incertezza riguarda il lotto 3, quello relativo al tratto di Bollate. Qui il cantiere è sotto sequestro per le indagini che hanno fatto seguito all’infortunio sul lavoro mortale avvenuto nel mese di gennaio. Non ci sono certezze sui tempi di ripresa". Rosario Palazzolo