Rho (Milano) – “Avevo un lavoro come guardia giurata, nel 2021 per colpa del Covid sono stato licenziato. Dopo due anni di disoccupazione ho trovato un nuovo posto, ma da qualche mese sono ancora senza lavoro. Senza uno stipendio non sono riuscito a pagare le spese dell’affitto dell’appartamento dove vivo da anni a Rho e ora è arrivato lo sfratto esecutivo".
È la storia di Gennaro, 57 anni, genitore single, con un figlio di 13 anni, che nei giorni scorsi ha ricevuto l’intimazione di sfratto per morosità incolpevole: martedì 23 luglio l’ufficiale giudiziario potrà eseguire il provvedimento mettendo Gennaro e suo figlio per strada. "Ho presentato anche la domanda per avere un alloggio comunale, ma quando se n’è liberato uno davanti a me c’era una persona che ne aveva più bisogno - racconta -, mi avevano anche proposto un lavoro di portineria con alloggio, ho accettato, ma poi hanno cambiato idea perché, dicono loro, i condomini del palazzo sapendo la mia situazione non mi hanno voluto".
Gennaro si è rivolto ai servizi sociali e allo sportello sociale di Sos Fornace che in questi mesi hanno cercato di aiutarlo. "La situazione di Gennaro non è un caso isolato, ma è emblematico di una crisi abitativa che affligge la nostra città - denunciano alcuni esponenti del centro sociale di via Moscova -. La carenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica, l’aumento vertiginoso degli affitti e la mancanza di politiche abitative adeguate stanno mettendo in ginocchio molte famiglie. Mentre i riflettori sono puntati su Mind e sui grandi progetti di sviluppo immobiliare, a pochi passi di distanza, le famiglie rhodensi lottano per arrivare a fine mese. In un contesto dove la politica locale sembra più interessata ai grattacieli che alle persone, chi vive sul territorio rischia di rimanere per strada".
Il centro sociale Sos Fornace, in collaborazione con il Sicet (Sindacato inquilini) ha organizzato un presidio antisfratto per difendere il diritto alla casa di Gennaro e suo figlio per martedì 23 luglio alle 8 in via Marconi 20 a Rho, "attiviamo la solidarietà popolare per scongiurare l’ennesimo sfratto per morosità incolpevole e per costruire in città un movimento per riaffermare il diritto all’abitare".