ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Rho-Parabiago, prime occupazioni d’urgenza

Il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Rho-Parabiago a Vanzago procede con le prime occupazioni d'urgenza. Preoccupazioni dell'amministrazione per i ritardi e le questioni non affrontate, come lo spostamento del canale Villoresi e le interferenze.

Rho-Parabiago, prime occupazioni d’urgenza

Rho-Parabiago, prime occupazioni d’urgenza

Prime occupazioni d’urgenza preordinate all’esproprio delle aree private e pubbliche che serviranno per realizzare il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Rho-Parabiago. E primi “sondaggi esplorativi“ sul sottopasso di via Gattinoni, in centro a Vanzago, e sulla Sp 229 a Pogliano. Il contestato progetto del quarto binario diventa realtà. In fretta, per provare a recuperare il ritardo accumulato da quando nel giugno 2023 è stato approvato dal commissario straordinario il progetto definitivo integrato e dichiarata la pubblica utilità, a oggi. Ad aprile di quest’anno Italferr ha inviato a tutti i proprietari interessati dagli espropri le lettere e la presa in possesso delle aree avverrà dal 10 luglio. "Indicativamente entro la fine di luglio, Italferr sarà in possesso dell’80% delle aree necessarie per eseguire i lavori inseriti in appalto e le potrà consegnare all’impresa Luigi Notari – fanno sapere dal Comune –. A fine luglio 2024, l’impresa che deve eseguire i lavori avrà la possibilità di recintare le aree, procedere all’abbattimento di alberature alla bonifica degli ordini bellici". Questa la parte tecnica.

C’è poi un lungo elenco di preoccupazioni da parte dell’amministrazione comunale che dovrà monitorare quello che succederà sul territorio vanzaghese nei prossimi anni. "Sono fortemente in ritardo e considerata la complessità e la tempistica dell’opera ho l’impressione che sarà un disastro colossale", dichiara Guido Sangiovanni (nella foto), l’ex sindaco, al quale il neoeletto sindaco Lorenzo Musante ha assegnato la delega di assessore al IV Binario-potenziamento Rho -Parabiago. "La preoccupazione principale è che questo progetto non è mai stato compatibile con i tempi del Pnrr, l’opera non sarà mai consegnata per giugno 2026. Ancora oggi, nonostante le nostre richieste e osservazioni in fase di approvazione del progetto, ci sono molte questioni che devonp essere affrontate – dichiara l’assessore –: per esempio la questione dello spostamento del canale secondario del Villoresi. I lavori per il quarto binario partiranno con il canale che scorre ancora accanto alla ferrovia, mentre dovrà essere spostato in campagna. Altre problematiche non affrontate sono quelle delle interferenze. Noi lo diciamo da anni, ma non è ancora stato fatto niente e così ci sono famiglie che non sanno ancora oggi dove passeranno i tubi del gas metano e la rete della corrente elettrica. Un’opera così importante e impattante per il territorio doveva essere gestita meglio. Noi saremo impegnati a minimizzare gli impatti negativi".