ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Rho, la piscina nega l'accesso a Patrizia, disabile: “Mi hanno detto: venga domani”

La cinquantenne tetraplegica racconta: "Di solito vado con mio marito all’Acquatica di Milano ma domenica lui lavorava. Ho chiamato impianti di Rho, Cornaredo e Corbetta, senza risultato"

Patrizia Balduzzi, tetraplegica: "A Milano non mi fanno pagare"

Tuffo in piscina negato a una disabile di Rho. È quanto successo a Patrizia Balduzzi, 50 anni, in carrozzina a causa di una tetraparesi. Domenica voleva rinfrescarsi nella piscina comunale Molinello di via Trecate gestita dalla M.G.M. Sport, ma ha dovuto rinunciare a causa dell’incapacità del personale di usare il sollevatore per disabili.

"Di solito vado in piscina con mio marito all’Acquatica di Milano – racconta – perché le piscine sono attrezzate di sollevatore che mi consente di entrare in acqua, ma sapendo che domenica mio marito era di turno al lavoro, sabato pomeriggio ho chiamato il Molinello per chiedere se avevano il sollevatore per disabili e mi hanno risposto che ce l’avevano ma non sapevano usarlo. Mi hanno chiesto se con due bagnini riuscivo a mettermi sulla carrozzina, ho risposto di sì, ma poi mi hanno detto ‘domani sarà pieno di gente, non abbiamo tempo, faccia un altro giorno’. Io lavoro durante la settimana, posso andare in piscina nel fine settimana, mi avrebbe fatto piacere rinfrescarmi in piscina, ma ciò non è stato possibile. Oltretutto facevano pagare il biglietto. Io dove vado con mio marito oltre a non pagare il biglietto, ho l’assistenza di un bagnino. Vergognoso".

La donna ha chiamato anche la piscina di Cornaredo e quella di Corbetta, ma non è riuscita a trovare una struttura idonea a garantire l’accesso in acqua a una disabile e così ha rinunciato al bagno in piscina ed è rimasta a casa.

Patrizia Balduzzi ha raccontato il grave episodio discriminatorio sui social e la sua denuncia è arrivata al Comune e alla M.G.M Sport che gestisce la struttura. "Ci dispiace per l’accaduto – commenta Maurilio Casertano, legale rappresentante –. La struttura è da anni impegnata nell’assistenza a gruppi e cittadini diversamente abili. L’addetta alla reception ha ricevuto la telefonata della signora Patrizia con la richiesta di poter accedere in piscina domenica mattina. Ha confermato la presenza del sollevatore per i diversamente abili chiedendo però chiarimenti alla direttrice in quanto l’attrezzatura è progettata e installata per funzionare nella piscina coperta che nel periodo estivo la domenica rimane chiusa agli utenti. È stato riferito che avremmo dovuto verificare la funzionalità del sollevatore (trasferendolo nella vasca scoperta). In alternativa confermavamo la disponibilità di due assistenti bagnanti ad aiutarla all’ingresso e all’uscita dall’acqua come avviene normalmente con utenti che sono entrati in carrozzina. Per quanto riguarda il discorso dell’affollamento della struttura si voleva solo segnalare che domenica il rischio poteva essere quello di non trovare disponibilità di ombrelloni, sdraio o lettini e in taluni orari anche di zone d’ombra dove ripararsi dal sole".