REDAZIONE MILANO

"Rialzi ingiustificati. Il calo è solo illusorio"

Il presidente dell'Unione nazionale consumatori critica l'aumento dei prezzi delle assicurazioni auto, definendolo ingiustificato. Le differenze territoriali e i comportamenti alla guida sono al centro delle preoccupazioni.

Il presidente dell'Unione nazionale consumatori critica l'aumento dei prezzi delle assicurazioni auto, definendolo ingiustificato. Le differenze territoriali e i comportamenti alla guida sono al centro delle preoccupazioni.

Il presidente dell'Unione nazionale consumatori critica l'aumento dei prezzi delle assicurazioni auto, definendolo ingiustificato. Le differenze territoriali e i comportamenti alla guida sono al centro delle preoccupazioni.

"È un rialzo ingiustificato e immotivato". Massimiliano Dona (nella foto), presidente dell’Unione nazionale consumatori, non si lascia ammorbidire dal rallentamento dei prezzi delle assicurazioni degli ultimi mesi. Secondo l’Ivass - l‘Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni che opera a protezione dei consumatori - a giugno il prezzo medio in Italia della Rc auto è arrivato a 403 euro , in aumento su base annua del 6,2% in termini nominali e del 5,4% in termini reali.

"Il rallentamento del rincaro tendenziale di giugno rispetto ad aprile e maggio è solo un’illusione ottica – spiega Dona – considerato che è normale, dopo mesi di continui incrementi, che gli aumenti si ridimensionino, avendo già raggiunto i premi Rc auto dei livelli, in valore assoluto, insostenibili. L’importo medio di 403 euro è una batosta, un record che non si aveva dal giugno del 2019 quando la cifra richiesta era di 406 euro".

Ancora più "insostenibili" - sottolinea il presidente dell’Unione nazionale consumatori - sono le differenze territoriali. "In alcune realtà, poi, il salto è stratosferico: si sfiora il 10%. Una disparità territoriale, se si considera che a Isernia la crescita è solo dell’1,3%, che non è certo spiegabile con una diversa incidentalità e sulla quale andrebbe aperta un’indagine conoscitiva da parte dell’Antitrust" avverte Dona.

Secondo la fotografia pubblicata dall’Istat sugli incidenti stradali nel 2023, in Lombardia i morti sono stati 377 (3.039 a livello nazionale) rispetto ai 402 del 2022 e ai 438 del 2019, un trend in continuo calo.

Anche il tasso di mortalità del 3,8 è inferiore alla media nazionale di 5,2. Sono aumentati invece i feriti - 38.028 nel 2023, 37.912 nel 2022 - così come è cresciuto il numero di incidenti: 29.190 lo scorso anno rispetto ai 25.838 del 2019. Tra i comportamenti alla guida che si confermano come causa più frequente di incidente c’è il mancato rispetto della precedenza che determina, escludendo i semafori, il 12,2% delle collisioni tra mezzi, percentuale che sale al 14,5% nei centri abitati. Spesso, la causa, è l’utilizzo dello smartphone al volante.

L.B.