BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Ricordando Attanasio. Ambasciatore ucciso il padre a Cernusco: "Portate avanti i sogni"

Consiglio comunale dei ragazzi e Acli, "un esempio, ispiriamoci a lui". Il diplomatico morì in un agguato in Congo nel febbraio 2021.

Consiglio comunale dei ragazzi e Acli, "un esempio, ispiriamoci a lui". Il diplomatico morì in un agguato in Congo nel febbraio 2021.

Consiglio comunale dei ragazzi e Acli, "un esempio, ispiriamoci a lui". Il diplomatico morì in un agguato in Congo nel febbraio 2021.

Sullo schermo il sorriso contagioso dell’ambasciatore, nel cuore la commozione che la sua vicenda susciterà per sempre in ogni italiano. Luca Attanasio, il diplomatico ucciso in un agguato in Congo il 22 febbraio 2021, è stato protagonista di un pomeriggio di riflessione a Cernusco firmato dal Consiglio comunale dei ragazzi e dalle Acli. A raccontare i risvolti pubblici e privati della sua vicenda, papà Salvatore, che dal giorno della tragedia non ha mai smesso di girare l’Italia per dire a tutti chi era il figlio: un uomo di pace. "Straordinario esempio di dedizione, d’amore per il prossimo - hanno sottolineato gli organizzatori -. Luca Attanasio ha incarnato gli ideali della Costituzione. Ispiriamoci a lui". Le lacrime salgono agli occhi quando sul video scorrono le ultime immagini fra i bambini di Casa Laura.

"È un onore essere qui, accanto a voi - le parole di Salvatore -. Mio figlio aveva un lavoro in una grossa società di consulenza, ma non era il suo ruolo. Si sentiva in gabbia. Si iscrisse a un master di politica internazionale, propedeutico al concorso in diplomazia". C’è riuscito con la tenacia, "e quel che ha fatto lo abbiamo visto tutti". La lezione più grande: "È importante tenere la schiena dritta per continuare a portare avanti i propri sogni e i propri progetti". L’incontro a pochi giorni dall’anniversario dell’assassinio, "una tappa importante del nostro percorso di pace - dice la vicesindaca Paola Colombo -. Una voce toccante, profonda, che ha lasciato il segno. Le parole del padre ci hanno ricordato il valore dell’impegno pubblico, della diplomazia, della lotta per un mondo più giusto".

Un momento ancora più intenso grazie al contributo delle associazioni, Rondine Cittadella della Pace ed Emergency, che "hanno condiviso storie di coraggio e dedizione, testimoniando con il loro lavoro cosa significhi costruire la pace ogni giorno". L’obiettivo? "Trasmettere ai più giovani il senso della memoria, della responsabilità e della speranza. Il primo passo per cambiare il futuro".