REDAZIONE MILANO

Ricostruito a Villa Arconati l’antico camerino funebre

Visitabili a partire dal 17 il monumento e i bassorilievi dedicati a Gaston de Foix

Ricostruito a Villa Arconati l’antico camerino funebre

Tornano a Castellazzo i frammenti del monumento a Gaston de Foix: l’antico Camerino funebre, tra gli ambienti più significativi e spettacolari di Villa Arconati, si potrà ammirare da domenica 17 settembre durante le visite guidate. L’ambizioso progetto culturale della Fondazione Augusto Rancilio per il recupero di questo pezzo del patrimonio storico-artistico della piccola Versailles è stato possibile grazie alla collaborazione del Castello Sforzesco di Milano, che ha concesso in comodato alla Villa i calchi ottocenteschi in gesso ricavati dalle sculture marmoree del monumento un tempo conservate a Castellazzo. Dopo un paziente lavoro di restauro durato quasi un anno nei depositi del Castello Sforzesco, i gessi sono tornati al loro antico splendore. E così nella Villa è stato ricostruito l’antico Camerino funebre realizzato con i frammenti del monumento di Agostino Busti detto il Bambaia in onore di Gaston de Foix, nipote del re di Francia Luigi XII, caduto nella Battaglia di Ravenna contro la Lega Santa nel 1512. Dal Seicento fu uno degli ambienti più significativi e spettacolari del collezionismo Arconati, visitato con ammirazione e stupore persino da Antonio Canova all’inizio dell’Ottocento. "Il progetto di ricostruzione del Camerino di Castellazzo attraverso i gessi ottocenteschi è nato come un sogno ad occhi aperti – spiega Sonia Corain, conservatore di Villa Arconati –. Abbiamo fatto la richiesta di prestito senza sperarci troppo, e invece abbiamo subito trovato grande entusiasmo da parte della dottoressa Francesca Tasso, all’epoca conservatore responsabile delle raccolte artistiche del Castello Sforzesco, che ha portato avanti con i suoi collaboratori l’iter per la concessione del prestito e ha, a tutti gli effetti, permesso che questo sogno diventasse realtà". Oltre alla copia in gesso della statua giacente di Gaston de Foix, che è sempre rimasta a Castellazzo, a ricostruire il Camerino arrivano dalle collezioni del Castello Sforzesco i sette bassorilievi narrativi che illustrano le vicende che portarono alla morte del condottiero, due lesene a trofei, sei pilastrini decorativi, due lastre, una statua di Virtù e dodici tra apostoli e profeti, per un totale di 30 pezzi. I visitatori potranno così rivedere il Camerino di Villa Arconati proprio come si presentava anticamente, attraverso i calchi in gesso realizzati a fine Ottocento, e potranno ammirare al Castello Sforzesco gli originali. Ro.Ramp.