Milano, 13 gennaio 2020 - La prima riunione retribuita tra rider e sindacato autonomo a Milano. Un diritto all’assemblea sindacale che altri lavoratori potrebbero dare per scontato, ma che per i fattorini in bicicletta assume i contorni di una conquista storica. Ad aprire al dialogo è stata una piccola società italiana, MyMenu-Sgnam, che si sta affermando in un settore dominato da giganti stranieri del food delivery e impiega circa 400 rider in varie città del Centro-Nord.
MyMenu-Sgnam è stata l’unica piattaforma a firmare la carta dei diritti dei lavoratori digitali voluta dal Comune di Bologna per fissare una serie di regole nella giungla della gig economy, la cosiddetta economia dei lavoretti. Una scelta che ha avuto, tempo dopo, i suoi effetti prima a Bologna e poi a Milano, nella “concessione” della riunione sindacale retribuita. Una prima volta sulla scena milanese che, al di là dei risultati, segna una tappa importante perché inaugura un percorso di confronto tra azienda e lavoratori negato invece da altre imprese del settore. «I lavoratori presenti al primo incontro hanno valutato positivamente l’esperienza", spiega il sindacato autonomo Deliverance Milano. I rider hanno "chiesto e ottenuto da parte della società l’impegno a garantire una maggiore trasparenza nella comunicazione attraverso l’istituzione di una bacheca sindacale virtuale in modo da favorire la circolazione delle informazioni in maniera equa e puntuale con l’intenzione di mantenere un rapporto costruttivo tra le parti". Una nuova assemblea si terrà nei prossimi giorni, con l’obiettivo di "dare continuità e concretezza al percorso di sindacalizzazione intrapreso".
Un piccolo segnale positivo che appare come una goccia nel mare, perché nonostante l’approvazione della legge sui rider i problemi restano. Incidenti stradali senza tutele - l’ultimo a Torino, dove un rider pakistano di 31 anni investito da un pirata della strada ha rischiato la vita - condizioni di lavoro che peggiorano e riduzioni delle flotte. "Da febbraio qualcosa cambierà finalmente", si legge in una nota diffusa da Deliverance Milano, Strike Raiders e dello sportello di consulenza Punto di Svolta. "Entreranno in vigore i nuovi strumenti di previdenza sociale Inps e Inail - proseguono - in grado di garantire una copertura di base per malattie e infortuni, a spese delle aziende. Questa disposizione sarà valida per tutti i corrieri, anche coloro che sono in gestione separata, inchiodando le app nel loro ruolo di datori di lavoro, in materia di sicurezza". I collettivi promettono che "non staremo in silenzio a guardare, aspettando un licenziamento ingiusto o un abbassamento della paga che ci spetta. I fattorini conoscono i loro diritti e ora pretendono il contratto".