MASSIMILIANO
Cronaca

Riecco il Teatro No’hma: "Apriamo con le Emozioni firmate da Lucio Battisti"

Pomodoro: stasera concerto inaugurale, puntiamo sul dialogo tra i popoli. Il 7 novembre il Premio internazionale. L’evento per Milano sarà a Baggio.

Riecco il Teatro No’hma: "Apriamo con le Emozioni firmate da Lucio Battisti"

Pomodoro: stasera concerto inaugurale, puntiamo sul dialogo tra i popoli. Il 7 novembre il Premio internazionale. L’evento per Milano sarà a Baggio.

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Mingoia

"Qual è la mia canzone preferita di Lucio Battisti? “Emozioni“". Una parola, emozioni, che è anche l’obiettivo primario del “No’hma. Spazio Teatro Teresa Pomodoro“, fondato da Livia Pomodoro (nella foto grande) , giurista, ex magistrata ed ex presidente del Tribunale di Milano, pronta a inaugurare la nuova stagione del teatro di via Orcagna con un concerto, in programma stasera, dedicato proprio alle canzoni e alla musica di Battisti.

Presidente Pomodoro, la stagione del No’hma si apre con “Pensieri e Parole“, una rivisitazione in chiave jazz e non solo dei grandi successi di Battisti. Idea originale...

"Sono felice e fiera di inaugurare la stagione con questi sei grandi artisti: Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Furio di Castri e Mattia Barbieri. Sì, sarà una rivisitazione jazz della musica di Battisti, un omaggio di questi musicisti al grande artista. Sarà un concerto che abbatterà i confini tra vari generi musicali. Il pubblico ha risposto benissimo: non ci sono più posti disponibili. Vogliamo continuare il percorso positivo avviato negli anni scorsi con gli spettacoli del nostro teatro. E c’è anche un altro percorso a cui tengo molto".

Quale?

"Il progetto triennale “In Cammino-abbazie d’Europa”, un moderno pellegrinaggio etico e culturale, laico e religioso, sostenibile, nelle abbazie europee, tra gli eventi selezionati dal Vaticano per il Giubileo 2025".

La stagione 2024-2025 del Teatro No’hma prevede 40 spettacoli inseriti nelle quattro storiche rassegne su cui puntate ormai da anni.

"Quella del No’hma sarà una stagione molto ricca. Come tutti gli anni abbiamo un manifesto sul quale impostiamo il calendario di eventi. Il manifesto di quest’anno si intitola “Dialogo fra uomini e popoli“ ed è dedicato alla realtà attuale, nella quale le persone non sembrano più in grado di dialogare e capire le ragioni degli altri. Noi ci sforziamo di puntare sul dialogo attraverso la programmazione del No’hma, programmazione prevalentemente internazionale".

I prossimi appuntamenti?

"Il 7 novembre avremo la 15esima edizione del Premio Internazionale dedicato a “Il Teatro Nudo“ di Teresa Pomodoro, in cui ci sarà qualche piccola sorpresa che non posso ancora svelare. Come l’anno scorso, abbiamo istituito un Premio speciale per valorizzare l’identità culturale di alcuni Paesi sconosciuti e lontani. L’anno scorso è stato premiato Taiwan, quest’anno... sarà una sorpresa. Il 14 novembre, invece, andranno in scena le “Troiane“ e il 27 novembre Hell-Noh. Inoltre avremo il tradizionale evento “Dono a Milano“, che quest’anno faremo nel quartiere di Baggio".

Confermati anche gli spettacoli “OnLife“?

"Sì. Vogliamo cercare a realizzarne qualcuno anche quest’anno. Sono spettacoli che richiedono la partecipazione di altri palcoscenici teatrali anche stranieri. Non sono eventi facilissimi da organizzare".

Tutti gli spettacoli del No’hma sono gratuiti. Un segnale importante in tempi di difficoltà economiche per tante famiglie e di prezzi alle stelle per altri tipi di eventi, dai concerti alle partite.

"Tutti i nostri spettacoli sono gratuiti e noi abbiamo un pubblico assai vario. Dai giovani universitari a coloro che non hanno mai avuto la possibilità di andare a teatro".

Il Teatro No’hma è radicato a Milano, che lei conosce benissimo. Negli ultimi mesi della città si è parlato molto per l’emergenza sicurezza e per il caro casa, ma anche per l’aumento dei turisti stranieri. Milano è ancora vivibile o si deve far qualcosa per risolverne i problemi?

"È un discorso lungo e meriterebbe altre occasioni per essere approfondito. Il nostro teatro è soprattutto internazionale, ha uno sguardo rivolto sul mondo, che vuole portare sul nostro palcoscenico. Milano è una città dalle grandi opportunità e ci sono tante cose che si possono fare. Ma noi, nel nostro piccolo, facciamo una cosa importantissima: facciamo conoscere Milano a tutto il resto del mondo, compresi i Paesi più lontani. I nostri spettacoli sono tutti in streaming. I risultati delle visualizzazioni sono molto positivi".

Negli ultimi anni, soprattutto dopo l’Expo 2015, Milano ha assunto una dimensione sempre più internazionale. È così?

"È proprio così. Il mondo guarda a Milano e sempre più persone desiderano venire a visitare la nostra città. Noi dobbiamo essere in grado di rispondere a tutte queste persone con serietà, correttezza e soprattutto con la grande onestà intellettuale che è sempre stata la caratteristica di una grande città come Milano".