
L'assessore Paolo Limonta
Milano, 22 settembre 2020 - Piove e a Milano si ricomincia a parlare dei tetti delle scuole: "Il nostro tallone d'Achille", come li ha definiti proprio l'assessore all'edilizia scolastica del Comune Paolo Limonta che però dà una buona notizia: i soldi della vendita di Palazzo delle Scintille, comprato da Generali per 30,1 milioni di euro, andranno a coprire le spese per il rifacimento dei tetti delle scuole della città. L'annuncio questa mattina in commissione Educazione, riunita eccezionalmente presso l'istituto comprensivo di via Console Marcello in quanto prima di 11 scuole a ricevere i moduli temporanei previsti da Palazzo Marino per il rientro in classe. Con l'occasione i consiglieri hanno potuto vedere dal vivo le nuove costruzioni in bioedilizia che ospiteranno 150 alunni.
Questione tetti: facendo due calcoli, sono già circa 24 i milioni destinati. Grazie ai poteri commissariali attribuiti al sindaco per l'edilizia scolastica, infatti, ha spiegato Limonta "abbiamo bandito due gare d'appalto da 7 milioni di euro l'uno per 50 coperture i cui lavori inizieranno a metà ottobre; queste sono già state aggiudicate, mentre un terzo appalto da 10 milioni, ancora da assegnare, ci consentirà di ultimare i tetti nelle restanti scuole individuate e lo bandiremo a breve". "Nei mesi scorsi abbiamo utilizzato i droni della Polizia locale per un'analisi dettagliata di tutti i tetti scolastici e abbiamo definito tutti gli interventi da fare. Su 550 scuole di cui il Comune è proprietario, 90-100 si trovano in una condizione piu' o meno grave e richiedono un intervento", ha continuato Limonta.
Con questi lavori "prevediamo di non avere più problemi di infiltrazioni entro la primavera" è la stima dell'assessore. E poi ci sarebbero altri 2.5 milioni a disposizione per evitare lo sfondamento dei tetti e la messa a norma dei parapetti, i cui lavori partiranno a giorni" che il Comune ha ottenuto con un bando europeo. "Senza i poteri commissariali del sindaco - ha precisato Limonta - e seguendo le procedure ordinarie stabilite dal codice degli appalti avremmo rispettato questi stessi tempi? No, avremmo finito a febbraio-marzo" solamente per smaltire la fase delle procedure di appalto.