
Il sindaco Beppe Sala
Un nuovo assessore all’Edilizia residenziale pubblica, l’ex sindaco di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero, esponente del Pd, al posto del dimissionario Guido Bardelli. Il Piano straordinario della Casa, portato avanti dallo scorso luglio fino a lunedì da Bardelli, affidato all’assessore al Bilancio e al Demanio Emmanuel Conte. E, soprattutto, le deleghe alla Sicurezza e alla Polizia locale tenute dal sindaco Giuseppe Sala e sottratte all’assessore Marco Granelli, che da ora in poi si occuperà di Opere pubbliche, Cura del territorio e Protezione civile.
Il rimpastino di Giunta ufficializzato ieri mattina, con una nota, dal primo cittadino, chiude il terremoto politico provocato lo scorso 5 marzo dagli arresti domiciliari dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni, accusato di corruzione nella gestione delle pratiche edilizie comunali, e dalle intercettazioni telefoniche in cui Bardelli, nel dicembre 2023, prima di diventare assessore, diceva a Oggioni "dobbiamo far cadere questa Giunta".
Nove giorni dopo arresti e intercettazioni, il primo cittadino volta pagina e prova a rilanciare l’azione della sua amministrazione. La scelta del successore di Bardelli cade su un politico, non su un tecnico, come già annunciato da Sala nei giorni scorsi. Una scelta condivisa con il segretario metropolitano del Pd, Alessandro Capelli, che martedì, nel corso di un faccia a faccia a Palazzo Marino, aveva offerto una rosa di nomi al sindaco. Uno degli assessori “papabili“ era Bottero, 47 anni il prossimo 27 marzo, sindaco di Trezzano sul Naviglio per dieci anni, dal 2014 al 2024. Il politico dem, presidente di Avviso Pubblico Lombardia (l’associazione nata nel 1996 per promuovere la cultura della legalità democratica), si è candidato nelle liste del Pd alle elezioni europee del 2024, non è stato eletto, ma era stato eletto come consigliere comunale di Trezzano sul Naviglio. Fino a ieri mattina, cioè alla nomina nella Giunta comunale milanese: Sala ha preallertato Bottero della sua scelta mercoledì sera, poche ore prima della nota ufficiale.
Dopo l’ingresso in Giunta, il prescelto ha ringraziato il sindaco: "Per mie vicende personali, sento a me molto vicino il tema dell’Edilizia Residenziale Pubblica. Conosco la complessità e le criticità di vivere in alloggi di proprietà pubblica. Per me, questo sarà uno stimolo ulteriore a lavorare con determinazione su un tema tanto importante quanto delicato per una città come Milano. Sono onorato di ricoprire questo incarico e mi impegnerò a svolgerlo con concretezza, contando su una proficua collaborazione con tutte le forze politiche e le realtà che operano in questo ambito".
Il dem Capelli, intanto, esulta: "Negli scorsi giorni ci siamo confrontati diverse volte con il sindaco Sala. Come noto, per noi era importante che entrasse in Giunta una figura politica. Fabio è stato un ottimo sindaco per dieci anni, è stato indicato nella rosa proposta dalla segreteria e apprezzato trasversalmente dentro il Pd. Sarà un ottimo assessore, e siamo certi che passerà il suo mandato mettendo al centro l’attenzione ossessiva per il diritto alla casa soprattutto di chi fa più fatica".
Attenzione, però. Bottero non si occuperà, come anticipato all’inizio, del Piano straordinario della Casa targato Bardelli, un Piano che punta a realizzare 10 mila nuovi alloggi a prezzi d’affitto e di vendita accessibili. Le prima quattro aree interessate sono Porto di Mare, via Sant’Elia (ex Palasharp), via San Romanello e via Demostene: il Comune ha appena prorogato dal 17 marzo al 2 aprile la scadenza per presentare le manifestazioni d’interesse. Sala ha deciso di affidare il Piano Casa a Conte. Una scelta che non stupisce più di tanto. L’obiettivo del primo cittadino, infatti, è far procedere senza ritardi il Piano per i nuovi alloggi e un assessore già presente in Giunta e che se n’è già occupato, insieme a Bardelli, gli assicura la continuità nel lavoro da portare avanti.