Truccazzano (milano), 5 agosto 2023 – Dopo 26 anni di anticamera rinasce la cava Santa Barbara, ad Albignano. Comune, Parco Adda Nord che porterà a termine il recupero, e Rfi, Rete ferroviaria italiana che pagherà il conto, firmano il nuovo patto, il primo con la Regione e lo stesso obiettivo risale al 1997, ed era un’opera di compensazione del quadruplicamento della ferrovia Pioltello-Treviglio terminato nel 2007. Ma l’area di scavo era stata utilizzata anche durante il cantiere Brebemi, senza mai più essere restituita alla comunità. Ora, con un milione di investimento il degrado cederà il passo alla rinaturalizzazione. In questo luogo, sarà creato l’habitat ideale per flora e fauna e la vecchia attività lascerà il posto a un vero e proprio laboratorio di biodiversità.
Un altro polmone verde, come quello nato a Pozzuolo Martesana, dopo i lavori per la velocissima Brescia-Bergamo-Milano. Tutto congelato fino a due anni fa, quando la nuova direzione del Parco rispolvera il dossier e riallaccia i rapporti con il comune di Truccazzano, Albignano è una frazione. Tornano al tavolo ed Rfi sblocca i fondi e gli interventi di rigenerazione vengono messi nero su bianco: nell’elenco c’è tutto, dai percorsi interni di manutenzione, ai terrazzamenti artificiali. Un lavoro certosino di diplomazia, concluso l’altro ieri con la firma della nuova intesa. La cava, che non è più in attività da 20 anni, si trova a Nord del cimitero e a ridosso della Muzza. "Riusciamo finalmente a portare a compimento un progetto del 1997 che prevede il restyling di un’area compromessa dalla presenza di una tratta ferroviaria e da quello dell’autostrada Brebemi – dice Francesca Rota, presidente del Parco -. C’era e c’è tuttora la necessità di un intervento di riqualificazione di questa cava che ora potrà essere perfezionato grazie alle compensazioni ambientali previste".
Per il sindaco "finisce così la leggenda su che fine avessero fatto i vecchi 2 miliardi di lire destinati alla rinascita – dice Franco De Gregorio -. Non erano spariti nel nulla come qualcuno sosteneva da tempo, ma i soldi c’erano bastava rimboccarsi le maniche, leggere bene le carte, aprire un nuovo canale con gli altri attori in campo e portarli fin dove erano destinati fin dall’inizio e cioè al Parco che ringraziamo per la tenacia".