ENRICO CAMANZI
Cronaca

Addio a Rino Tommasi: il suo rapporto con Milano

La città fu a lungo sua base lavorativa: è stato alla Gazzetta dello Sport, ha diretto i servizi sportivi di Canale 5 chiamato da Silvio Berlusconi e in coppia con Clerici fra Tele + e Sky ha elevato le cronache di tennis a un’arte. Ma a Milano “strappò” anche lo scettro nell’organizzazione degli incontri di boxe, a vantaggio di Roma

Due immagini di Rino Tommasi

Due immagini di Rino Tommasi

Milano, 8 gennaio 2024 – Il mondo dello sport e quello del giornalismo sportivo dicono addio a Rino Tommasi, cantore e statistico di discipline come il tennis e la boxe, senza dimenticare la sua passione per il calcio (era tifoso dichiarato dell’Hellas Verona). Può anche vantare il merito di essere stato fra i pionieri, almeno a livello giornalistico, dell’introduzione degli sport americani nell’immaginario collettivo tricolore.

Le esperienze a Milano

Rino Tommasi e Gianni Clerici, una coppia che diventò un marchio di qualità
Rino Tommasi e Gianni Clerici, una coppia che diventò un marchio di qualità

Nato e morto a Verona, cresciuto nelle Marche, a San Benedetto del Tronto, dove la famiglia si era trasferita per impegni di lavoro del padre Virgilio, già primatista italiano di salto in lungo, Tommasi nella sua lunghissima vicenda professionale ebbe un rapporto stretto con Milano, in diversi periodi sua base lavorativa.

Nel 1965 è alla Gazzetta dello Sport, il quotidiano sportivo con sede a Milano, testata per cui scriverà un quarantennio, periodo in cui comunque presterà penna e voce a numerosi altri giornali, magazine e media audio-video. Nel 1981, nell’ambito della campagna acquisti orchestrata da Silvio Berlusconi per il suo nascente polo della tv privata, Tommasi viene chiamato a dirigere i servizi sportivi di Canale 5.

Il futuro presidente del Milan e premier vuole i migliori elementi sulla piazza e, da grande conoscitore del mezzo, ha compreso perfettamente che Rino è fra i giornalisti più adatti al “salto” dai media tradizionali alla tv privata, con tutto quel che ne segue riguardo a mutamenti di stile, registro e persino scelte editoriali. 

Per Canale 5 (e successivamente Italia 1) idea il rotocalco La grande boxe. Nel 1991, sempre per i canali Fininvest, intervista in esclusiva il campione dei massimi Mike Tyson. Intanto inizia la sua carriera a Tele +, la pay tv in cui affinerà il suo rapporto con il lariano – ed ex firma de Il Giorno – Gianni Clerici, morto tre anni fa a Bellagio.

Lo “scippo” della grande boxe

-Repertorio-Morto all'eta' di 90 anni Rino Tommasi giornalista sportivo
Quattro monumenti del giornalismo sportivo: Maurizio Mosca, Rino Tommasi, Pierangelo Molinaro e, sullo sfondo, Marino Bartoletti

Legato professionalmente a Milano con doppio filo, Rino Tommasi – con fiuto quasi imprenditoriale, a dimostrazione di come gli potesse andare stretto incasellarlo esclusivamente come giornalista – fu protagonista anche di un’operazione che sottrasse alla metropoli lombarda il primato nell’organizzazione dei grandi incontri di boxe, all’epoca un vero e proprio business, muovendo – dal vivo, per radio e poi in tv – cifre importantissime di pubblico. 

Dal 1959, quando aveva “solo” 25 anni, età che ne faceva il più giovane organizzatore di incontri del mondo, fino al 1970, infatti, Tommasi è stato anche impresario nel mondo del pugilato, sua disciplina d’elezione insieme al tennis. Sceglie come impianto il palazzo dello sport di Roma, all’epoca ben poco frequentato dai praticanti della nobile arte. In breve, pur senza ricorrere a nomi di assoluto richiamo, riesce a ottenere una serie di tutto esaurito, “strappando” così a Milano lo scettro di capitale della boxe italiana.

Sempre a Roma, in collaborazione con la Sis di Milano, da metà degli anni ‘60 riuscirà a portare all’ombra del Campidoglio anche alcuni incontri per il titolo mondiale. Fra questi, nel 1965, la rivincita Mazzinghi-Benvenuti (pesi medi junior), il match fra il thailandese Kingpetch e il sardo Burruni (mosca) e lo scontro fra il venezuelano Hernandez e l’italiano Sandro Lopopolo (welter junior).