NICOLA PALMA
Cronaca

Taxi-Ncc, guerriglia sulle strade di Milano: ancora botte, in due finiscono all’ospedale. “Mani piene di sangue”

Nuovo episodio di violenza nel parcheggio di via Leopardi, stazione Cadorna. La rissa si è trascinata fino all’interno di un ristorante: a sedarla è intervenuto un altro tassista “armato” di spray anti-aggressione

Milano, 31 gennaio 2024 – Il quarto grave episodio dall’inizio dell’anno. Un’escalation che non sembra conoscere fine. E un clima sempre più pesante in strada, nonostante le riunioni ai tavoli istituzionali e l’impegno a incrementare i controlli.

Carabinieri in zona stazione Cadorna: sono stati loro a intervenire dopo la rissa fra tassista e conducente di Ncc (Archivio)
Carabinieri in zona stazione Cadorna: sono stati loro a intervenire dopo la rissa fra tassista e conducente di Ncc (Archivio)

Dopo le aggressioni di piazza Duomo, Linate e piazzale Baiamonti, l’ultimo faccia a faccia ad alta tensione tra tassisti e noleggiatori con conducente è andato in scena giovedì sera in via Leopardi.

Ancora botte

Sono le 22.10, siamo al posteggio accanto all’uscita laterale della stazione ferroviaria Cadorna. Non è chiaro l’innesco del litigio: le ricostruzioni che emergono dalle chat interne parlano di una cliente contesa, che potrebbe aver prenotato una corsa con l’app Uber per poi salire a bordo di uno dei taxi fermi al parcheggio; qualcun altro suggerisce un alterco tra la donna e il driver “rifiutato”, durante il quale si sarebbe poi inserito l’altro conducente; una terza versione riferisce che la berlina avrebbe ostruito il passaggio all’auto bianca.

“Mentre mi trovavo all’interno del mio taxi, in attesa dei clienti nella fermata predisposta di via Leopardi, notavo che un taxi che era appena partito dopo aver caricato dei clienti arrestava la marcia”, metterà a verbale un altro padroncino con i carabinieri del Radiomobile.

Carlo (nome di fantasia), 61 anni, scende dalla macchina e si dirige verso il driver, il trentaduenne Ivan (altro nome di fantasia), che si trova già fuori dalla sua berlina nera: “All’improvviso – prosegue la testimonianza – il conducente ncc aggrediva il tassista, colpendolo con pugni; di risposta, anche il tassista cercava a sua volta di colpirlo”.

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L’intervento

Carlo cerca rifugio in un ristorante: “Presentava una vistosa ferita sul capo e le sue mani erano ricoperte di sangue”, lo descriverà una dipendente del locale. Il driver lo segue, dolorante al dito. La zuffa riparte, fin quando il tassista cade sul pavimento.

È in quel momento che il collega di 52 anni, lo stesso che aveva assistito alla parte iniziale della scena, interviene in suo aiuto: “Vedendo che la situazione stava degenerando, estraevo lo spray anti-aggressione che avevo al seguito spruzzandolo verso il conducente ncc, che ha desistito dall’intento di aggredire nuovamente il tassista”.

Ivan si mette le mani sul volto e chiede un po’ di acqua per togliersi dagli occhi la sostanza urticante: “Dov’è il cacciavite? Dov’è il cacciavite?”, urla verso Carlo. Sta parlando del leva-chiodi che il sessantunenne aveva con sé, ma che non avrebbe usato per difendersi durante il violento corpo a corpo: è stato sequestrato dai militari.

Il frame della scazzottata di piazzale Baiamonti fra un tassista e un noleggiatore
Il frame della scazzottata di piazzale Baiamonti fra un tassista e un noleggiatore

I soccorsi

Arrivano le ambulanze: i due feriti vengono soccorsi e portati in ospedale. Il tassista finisce in codice giallo al Policlinico con un trauma cranico: è stato sottoposto a una tac per accertare l’entità delle contusioni alla testa. Il driver viene accompagnato in codice verde al Fatebenefratelli, pure lui con ferite al capo.

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Entrambi, se vorranno, potranno presentare denuncia nei prossimi giorni, a meno che una prognosi superiore a 40 giorni per le lesioni riportate dal sessantunenne faccia scattare l’indagine senza la necessità di una querela di parte.

Le prese di posizione

“Quanto avvenuto la scorsa notte dimostra in modo cristallino tutta la tracotanza e il sostanziale senso di impunità di cui godono persone ormai abituate a operare al di fuori di qualsiasi regola”, la presa di posizione delle associazioni di categoria dei taxi.

“Ribadisco la condanna di ogni episodio di violenza – premette il presidente di Sistema Trasporti, Francesco Artusa –. Detto questo, il concetto è sempre lo stesso: basta ronde dei tassisti. Ognuno faccia il proprio mestiere: se ci sono violazioni, le segnalino alle forze dell’ordine”.