REDAZIONE MILANO

Risse e aggressioni, cinque feriti

Piazza Duomo e Galleria blindate dalle forze dell’ordine. Un ragazzo colpito al collo in via Mazzini: grave

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Gli eccessi dell’ultima notte dell’anno. Dai fuochi d’artificio proibiti (solo sulla carta) alle risse in centro. Il solito bollettino di feriti per scazzottate e aggressioni nel cuore della notte. Il giorno dopo, il racconto non può non partire da piazza Duomo e dintorni, dove centinaia di persone si sono comunque ritrovate per salutare insieme il 2022, nonostante la recrudescenza della pandemia abbia mandato in soffitta con ampio anticipo e per il secondo anno di fila il tradizionale concerto.

Sin dalla tarda serata, agenti e carabinieri hanno pian piano svuotato il sagrato basso della Cattedrale per evitare assembramenti, spingendo i più esagitati sui lati e verso il fondo, oltre la statua di Vittorio Emanuele; forze dell’ordine schierate pure all’ingresso della Galleria, con accessi consentiti solo dai lati Scala, Pellico e Foscolo. Il resoconto cittadino ci porta in piazza Gae Aulenti, dove 35 minuti dopo la mezzanotte un diciottenne e un diciannovenne vengono accerchiati e aggrediti da un gruppo di sette ragazzi: i due, presi a bottigliate e colpiti rispettivamente a testa e torace, finiscono al Fatebenefratelli in condizioni non gravi. Alle 4, la scena si sposta a Lanza, dove un ventunenne viene soccorso dai sanitari di Areu alla fermata del bus 57 per un taglio alla mano che si sarebbe procurato prima di salire a Cairoli durante un corpo a corpo con un’altra persona. Alle 6.50, rieccoci in via Mazzini: a terra un nordafricano senza documenti, ferito al collo con un coccio di bottiglia e trasportato in codice rosso (non in pericolo di vita) al Policlinico; in codice verde al San Paolo un sedicenne, forse il rivale. Altre risse in corso Como, CityLife e via Pavia.

Una nota a parte per i gestori dei due locali sanzionati per aver palesemente violato il divieto di veglioni e feste danzanti. Il primo intervento degli agenti della Divisione amministrativa e sociale della Questura va in scena all’1.50 in un ristorante di via della Chiusa: 150 persone a cena, molte delle quali in piedi senza mascherina né distanziamento a ballare la musica del dj set. Il secondo alle 3.10 in una discoteca di via Massarani: in 350 a dimenarsi in pista, in stile Capodanno pre-Covid.

Nicola Palma