Milano, 6 febbraio 2021 - La Regione Lombardia chiede al Governo di consentire ai ristoranti di stare aperti e fare servizio al tavolo anche alla sera, fino alle 22, ora alla quale scatta il divieto di spostamento, e di riaprire i teatri e i cinema al sabato e alla domenica, sempre fino alle 22. Richieste che l’esecutivo lombardo motiva col miglioramento dei dati epidemiologici della regione, con la necessità di sostenere le categorie interessate dopo un anno di restrizioni e con l’"entrata nel vivo della campagna vaccinale". Sul primo punto vale la pena sottolineare che se è vero che la percentuale di positivi sui tamponi effettuati è “solo“ del 6,4%, è vero anche che l’indice Rt, secondo l’ultimo calcolo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è risalito a 0.94, mentre la settimana scorsa era 0.84.
Nel dettaglio, il presidente della Regione, Attilio Fontana, e l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, ieri hanno inviato una lettera al Governo nella quale si chiede che i ristoranti "e le attività assimilabili" possano svolgere la loro attività fino alle 22. Oggi possono stare aperti fino alle 18, mentre dalle 18 alle 22 devono limitarsi all’asporto. Per il governatore e per l’assessore "è importante che tale decisione venga presa al di là della crisi politica in atto" e "in relazione alla situazione di estrema emergenza in cui versa un’intera categoria". Proprio sull’estensione dell’orario di apertura della ristorazione ieri si è consumato un giallo. A metà giornata sono circolate indiscrezioni su un presunto via libera del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) nazionale. Poi la smentita dello stesso CTS: "Non c’è alcun via libera alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura. Nel verbale del 26 gennaio 2021 sono indicate, anzi, alcune considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso".
Sul fronte dei teatri e dei cinema, sono gli assessori Letizia Moratti (Welfare) e Stefano Galli (Cultura) a farsi sentire: "Teatri e cinema, insieme con i musei, il sabato e la domenica, possono e devono essere riaperti, con tutte le misure di prevenzione che garantiscano un distanziamento in totale sicurezza e nel rispetto del coprifuoco fissato per le 22. Ridiamo vitalità alla cultura nelle città. Solo facendo leva sui luoghi della cultura è possibile ricostruire le nostre comunità".