M.MIN.
Cronaca

Ristrutturazione piscina Scarioni, stop a Go Fit: “Punteggio troppo basso, è tutto da rifare”

Il progetto di riqualificazione del Centro balneare a Milano subisce uno stop a causa del mancato raggiungimento dei requisiti minimi. Il Comune valuterà le prossime mosse dopo un'analisi legale. Altri impianti sportivi cittadini presentano criticità e chiusure

Ristrutturazione della Scarioni, stop a Go Fit: "Punteggio troppo basso, è tutto da rifare"

Ristrutturazione della Scarioni, stop a Go Fit: "Punteggio troppo basso, è tutto da rifare"

Niente Go Fit, almeno per ora. Solo uno stop per il progetto di riqualificazione del Centro balneare Scarioni. Sembrava scontato che la società spagnola Go Fit Life Science and Technology SA prendesse in gestione l’impianto di via Valfurva, come già accaduto al Lido di Milano, in cui i lavori di restyling sono già partiti. Ma non è andata così.

Lo scorso 4 marzo la Commissione comunale ha proceduto ad aprire la busta telematica contenente l’unica proposta arrivata per la Scarioni, appunto quella di Go Fit, in associazione temporanea d’impresa di tipo verticale con Constructora San José S.A. Ma l’operatore economico è stato ammesso con riserva e la seduta è stata sospesa per permettere le necessarie integrazioni. Il successivo 3 aprile l’integrazione della documentazione è stata verificata dalla Commissione di gara, che l’11 giugno ha reso noto il punteggio attribuito all’offerta tecnica presentata da Go Fit, che non è andata oltre 29,90 punti. Peccato che la soglia minima prevista dal bando di gara, soglia necessaria per procedere all’apertura della busta con l’offerta economica, sia di 42 punti. Il presidente della Commissione non ha quindi proceduto all’apertura di questa busta e ha escluso Go Fit dalla gara.

Tutto da rifare. Ma il Comune non ha ancora deciso come procedere per non sprecare la manifestazione d’interesse di Go Fit. La linea sarà decisa nei prossimi giorni, dopo un’analisi dell’Avvocatura comunale. Tant’è. Il bilancio dell’apertura delle piscine comunali con vasche scoperte aperte in città, intanto, presenta più di una criticità. Le funzionanti quest’estate sono Sant’Abbondio, Cardellino e Romano. Ma ci sono tre centri natatori chiusi come la scorsa estate, oltre alla già citata Scarioni. Alla piscina Suzzani continuano i lavori avviati la scorsa estate. La riapertura è prevista nel 2025. La piscina Argelati è ancora in attesa che si concretizzi la manifestazione di interesse di una società privata pronta a ristrutturare e gestire la struttura vicino al Naviglio Grande.

Il Centro sportivo Saini, invece, è chiuso da ottobre: l’impianto non è più sotto la gestione di Milanosport ma è stato affidato all’Università Statale, che ha firmato una convenzione con il Comune per procedere alla riqualificazione della struttura, un progetto per il quale l’ateneo ha stanziato 36 milioni di euro.