Moroni
I pendolari continuano a sopportare disagi di ogni genere e fanno slalom degni di provetti sciatori tra ritardi, cancellazioni, eterni lavori in corso (della serie "Stiamo lavorando per voi e per farvi arrivare prima e meglio", sì, ma quando?) e si paventa il prossimo, ennesimo sciopero (di solito sempre di venerdì) e si legge che l’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Rete ferroviaria italiana e della controllante Ferrovie dello Stato per abuso di posizione dominante, impedendo e/o ritardando l’accesso alla rete Alta Velocità di un nuovo soggetto ferroviario francese. Ci sarebbe, comunque, anche una buona notizia (si fa per dire). Ovvero: Firenze, licenziata per i troppi ritardi. Ma il giudice la reintegra: "Colpa dei treni regionali". Per otto volte in quattro mesi era entrata al lavoro qualche minuto dopo l’orario previsto, ma a causa dei "cronici ritardi" dei convogli regionali. Per questo il tribunale prima e la Corte d’appello poi hanno dichiarato illegittimo il provvedimento di licenziamento ai danni di una dipendente di una gelateria e hanno obbligato l’azienda al reintegro. La signora era una pendolare da Pontassieve, cittadina servita da una linea fra le più congestionate della regione, dove i treni sovente sono o strapieni, o in ritardo, o soppressi per guasti e inconvenienti e spesso risentono dei problemi sull’AV, quanto il transito diventa promiscuo. Comunque sia, abbiate fiducia nella giustizia se capitasse anche a voi, ma se appena potete non mettetevi in viaggio.
Ettore Fittavolini, Piacenza
Una speranza: che quella in un’aula di tribunale non diventi una fermata (obbligatoria).
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