GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Ritiro dell'emendamento Ferrazzi: pensioni e indennità dei consiglieri lombardi in stallo

Ferrazzi ritira l'emendamento sulle pensioni dei consiglieri lombardi. Discussioni interne e critiche sulla forma e il tempismo.

Luca Daniel Ferrazzi, consigliere regionale del Gruppo Misto, ha firmato la proposta delle polemiche

Luca Daniel Ferrazzi, consigliere regionale del Gruppo Misto, ha firmato la proposta delle polemiche

"Ho pensato che forse potremmo intitolare l’aula del Consiglio regionale a Don Abbondio. Un’intitolazione che definirebbe benissimo quello che è successo stanotte". Queste le parole con le quali Luca Daniel Ferrazzi ha infine accettato e annunciato il ritiro dell’emendamento per reintrodurre l’indennità differita a titolo previdenziale e l’indennità di fine mandato per i consiglieri regionali lombardi, entrambe eliminate dal 2013. Come già riportato, quasi tutti i consiglieri regionali erano e restano d’accordo sul merito della proposta di Ferrazzi, ma al collega del Gruppo Misto, soprattutto dalla maggioranza di centrodestra, contestano la forma con la quale ha voluto riproporre il tema (l’emendamento anziché un progetto di legge concordato in commissione) e l’inopportunità del momento (l’approvazione del Bilancio, da un lato, e l’eco delle polemiche per l’emendamento romano sull’aumento dei compensi per i ministri non parlamentari, dall’altro). Nella notte tra martedì e mercoledì, come confermano le parole di Ferrazzi, ci sono state trattative interne ai gruppi consiglieri e al centrodestra proprio perché sull’emendamento c’erano posizioni diverse. Alla fine ha prevalso la linea annunciata già martedì da Cristian Garavaglia e Alessandro Corbetta, capigruppo, nell’ordine, di Fratelli d’Italia e Lega: meglio riparlarne in un’altra occasione e seguendo tutt’altro iter. Nonostante questo, Ferrazzi, in Consiglio, ha ricevuto gli applausi di una parte dei consiglieri meloniani. Si è trattato del secondo tentativo di restituire pensione e trattamento di fine rapporto dopo quello di luglio in commissione.

"Abbiamo avuto tante discussioni a testimonianza che il tema è sentito e che l’assenza di un sistema contributivo volontario adottato già in altre Regioni è un’anomalia tutta lombarda. Ringrazio il presidente del Consiglio regionale, Federico Romani, per averlo reso ammissibile. Ringrazio i colleghi che hanno espresso ieri la volontà di sostenere questo emendamento, che purtroppo ha una pecca: si vota a voto palese. Dobbiamo avere il coraggio di dire che se si fosse votato col voto segreto si sarebbe votato a favore. Io ho rinunciato al vitalizio, è una battaglia per i giovani. Non è un privilegio, ma non abbiamo il coraggio di dirlo ai cittadini". Esulta il Movimento 5 stelle: "È bastato opporsi fermamente ad un solo emendamento per mandare in crisi la maggioranza. Il centrodestra applaude in aula per manifestare sostegno all’iniziativa ma poi non ha il coraggio di votare. Pur ritenendo necessario regolamentare in modo omogeneo a livello nazionale i trattamenti pensionistici dei consiglieri, è inaccettabile trattare il tutto attraverso questi blitz in un periodo storico in cui per tanti cittadini Tfr e pensioni sono diventati traguardi irraggiungibili".