
Il punto dell’osservatorio interforze Oscad al Memoriale della Shoah. In Italia 1.106 crimini nel 2023 più 555 episodi antisemiti dopo il 7 ottobre. E i pronipoti delle vittime devono combattere i negazionismi sui social. .
"Abbiamo assistito a quella orrenda cosa. Io ho avuto sempre grande gratitudine per gli americani, ci curarono in modo fraterno, con generosità" e "non dimentico i soldati morti per liberarci. È successo ottant’anni fa, ero una ragazzina e mi è rimasto per tutta la vita questo senso di gratitudine. Poi, di colpo, l’altro giorno sono rimasta atterrita davanti alla televisione: l’invaso diventava l’invasore, un ribaltamento che stava già avvenendo dall’elezione del presidente. Come vittima dell’odio che sono stata e sono ancora, se mi crolla l’America rimango ancora più male", dice Liliana Segre, "piccola italiana" tradita dal suo Paese, deportata in quanto ebrea ad Auschwitz dove le ammazzarono la famiglia, testimone della Shoah e senatrice a vita. E oggi, a 94 anni, parafulmine per quella che il giornalista Enrico Mentana definisce una convergenza di "cattivismi: no vax, antisemiti, filorussi in questa guerra cioè filoaggressore" che informandosi su internet sostengono dovrebbe "ringraziare i russi che l’hanno liberata", anche se quando l’Armata Rossa entrò ad Auschwitz era stata costretta dai nazisti a partire per la marcia della morte e a liberarla furono, tre mesi dopo, gli americani in Germania.
Su internet, probabilmente, qualche imitatore di ex chef televisivi o ex ambasciatrici taroccherà anche le parole, dure e inequivocabili, con cui Segre ha condannato l’agguato in mondovisione di Donald Trump e del suo vice J.D. Vance al presidente ucraino Volodymyr Zelensky; ieri, davanti al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Memoriale della Shoah durante il quarto convegno organizzato dall’Oscad, osservatorio interforze (polizia e carabinieri) che da quindici anni cerca di prevenire e contrastare i crimini d’odio. Quelli che "stanno aumentando sempre più in Europa - chiarisce il prefetto Raffaele Grassi, presidente dell’Oscad -. In Italia sono triplicati nel decennio 2013-2023, con un picco durante la pandemia". Nel 2021 l’osservatorio ne ha comunicati all’Osce 1.445; l’anno dopo 1.393, ma anche i 1.106 dell’ultima rilevazione, relativa al 2023, segnano "un incremento del 134% rispetto ai 472 del 2013". E aggiunge al conto "555 tra crimini, discorsi, incidenti indicatori di odio antisemita dopo l’attacco di Hamas il 7 ottobre".
Perché l’odio è un fiume carsico che si alimenta "non solo di azioni ma di parole" attraverso "messaggi, chat, social che hanno un potere di diffusione, per velocità e audience, superiore ai media tradizionali. E intrecciandosi con l’intelligenza artificiale possono arrivare a condizionare i processi decisionali delle masse". "Le modalità sono le stesse della propaganda nazista - avverte la professoressa Milena Santerini, vicepresidente del Memoriale –. Ci accusano di “demonizzare internet”, ma distinguiamo tra la Rete, straordinario strumento di comunicazione, e piattaforme come quelle di Meta, TikTok, X che rimuovono il 15% di ciò che viene loro segnalato. Le principali big tech hanno annunciato che rinunceranno anche a questa moderazione, mentre sulle loro piattaforme operano accorti manipolatori".
Con tecniche "non diverse da quelle del marketing" in termini di “profilazione” dell’utente, aggiunge il direttore della Polizia postale Ivano Gabrielli, e utilizzando bot e intelligenza artificiale "come avviene per le fake news", spiega il tenente colonnello Giovanni Colletti dei carabinieri di Milano. Sono difficili da sanzionare, gli odiatori: per gli investigatori aumentare la consapevolezza digitale e formare i giovani al pensiero critico è l’unico antidoto a quella che Santerini chiama "normalizzazione dell’odio", in un mondo che ha messo la retro se "il presidente argentino Milei ha reintrodotto per legge il termine “ritardati” e categorie come “imbecilli” e “idioti”", ricorda Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico.
Intanto a nipoti e pronipoti di vittime e sopravvissuti della Shoah come Luca Spizzichino, presidente dell’Ugei, Shulamit Bondì e Davide Fiano tocca contrastare sui social il negazionismo che alimenta le minacce contro gli ebrei, "aumentate a dismisura durante questo conflitto israelo-palestinese", osserva il prefetto Claudio Sgaraglia. Il ministro Piantedosi assicura che "non faremo mai venir meno la nostra attenzione"; ricorda gli "oltre 400 siti d’interesse di Israele o delle comunità ebraiche su cui il Viminale ha un’attenzione particolare", poi tenta di consolare Segre: "L’America non è quella cattiva che una vulgata corrente tende a rappresentare, la maggioranza degli americani sono come quelli che ci hanno liberati dal nazifascismo". Però adesso hanno eletto Trump.