DANIELE
Cronaca

Ritorno in classe. Dai voti ai tablet. Ecco le novità

Il ministro dell'Istruzione introduce nuove disposizioni per contrastare violenza e bullismo nelle scuole, con regole più severe sul comportamento e sospensioni. Si rafforza l'Educazione civica con argomenti attuali come gaming e dipendenze, e si vieta l'uso dei cellulari in classe.

Ritorno in classe. Dai voti ai tablet. Ecco le novità

Il ministro dell'Istruzione introduce nuove disposizioni per contrastare violenza e bullismo nelle scuole, con regole più severe sul comportamento e sospensioni. Si rafforza l'Educazione civica con argomenti attuali come gaming e dipendenze, e si vieta l'uso dei cellulari in classe.

Nappo*

Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, procede con le nuove disposizioni per l’anno scolastico in corso: dall’approvazione della riforma sul voto in condotta alle sospensioni scolastiche. Grande attenzione è riservata verso la lotta alla violenza e al bullismo: saranno adottati comportamenti ancora più severi, la prepotenza e i comportamenti aggressivi verranno contrastati con possibili bocciature se il voto in condotta scende a 5 oppure per debito scolastico in Educazione civica nelle scuole superiori con un voto di 6. È prevista anche una rivisitazione al sistema delle sospensioni dove si annunciano attività di riflessione per interruzioni della frequenza fino a 2 giorni e attività di cittadinanza solidale per stop più lunghi. La riforma annuncia inoltre l’obbligatorietà delle valutazioni in decimi nel primo quadrimestre, per tutti i gradi di istruzione (...) Poi, la nuova Educazione civica, rivista e aggiornata con argomentazioni come il gaming, l’uso patologico del web, ma anche le dipendenze da droghe, fumo, doping. E poi, ancora, insegnare e spiegare il contrasto alle mafie e alla criminalità secondo quanto emerge dalle nuove linee appunto di Educazione civica. Una materia che secondo la volontà del ministro dell’Istruzione e del governo tornerà ad avere la sua originale predisposizione ossia educare e istruire i futuri cittadini a cui il decreto vuole dare un maggior senso di appartenenza alla cittadinanza nazionale. E poi stop ai cellulari in classe con una linea dura del ministro, anche per scopi didattici, tablet e computer dovranno essere adoperati sotto la guida del docente. Per gli smartphone, invece, la stretta - che coinvolge gli allievi più piccoli, fino alle scuole medie - è inflessibile.

Se fino a poco fa era tollerato l’utilizzo dei dispositivi, previa autorizzazione dell’insegnante, per scopi didattici, da settembre i telefonini sono banditi.

*Direttore Scuola Freud