Beccaria, scatta la rivolta dopo una sanzione disciplinare: celle sfasciate e detenuti asserragliati in cortile

Ammutinamento e tentativo di devastazione al carcere minorile, circondato dalle volanti della Polizia di Stato. La protesta è poi rientrata senza feriti o tentativi di fuga

Milano – Una rivolta messa in atto da una trentina di detenuti è andata in scena nel pomeriggio di oggi, mercoledì 29 maggio, nel carcere minorile Beccaria di Milano, nei mesi scorsi già al centro delle cronache per una serie di abusi documentati su reclusi minorenni.

Dopo aver sfasciato l'interno di alcune celle, diversi detenuti si sono asserragliati nel cortile della struttura, nel tentativo di portare avanti un'azione dimostrativa. Circa una trentina di giovani carcerati hanno deciso di non rientrare all'interno ma di restare in cortile, senza dare alcun cenno di voler collaborare alle richieste di tornare nelle celle da parte degli agenti della Penitenziaria. Il carcere è stato circondato da diverse volanti della polizia di Stato, con agenti in assetto antisommossa con caschi e scudi. Da quanto si è saputo, non ci sono stati feriti né incendi o tentativi di fuga.

La rivolta, durata alcuni minuti e poi rientrata come confermato dalla Procura di Milano subito avvertita, sarebbe nata dopo una sanzione disciplinare inflitta a uno dei detenuti, il quale avrebbe provocato l'ammutinamento e il tentativo di devastazione ad opera di altri reclusi. Ieri, viene riferito da fonti sindacali, un detenuto definito 'psichiatrico’ avrebbe tentato di strangolare un agente dopo essersi era recato in ufficio matricola per la notifica di un atto.