
Rivoluzione all’Oftalmico Diventa ospedale-scuola (e il Ps chiude di notte)
di Giulia Bonezzi
L’Oftalmico di Milano si trasforma in "teaching hospital", il ospedale d’insegnamento dedicato all’oculistica in Italia, e ingaggia tutti i docenti (undici) dell’università Statale con le loro scuole e gli specializzandi, offrendo loro l’opportunità di formarsi in tutte e 15 le aree dell’Oftalmologia e assicurando così alla struttura le forze di cui ha bisogno. È una rivoluzione che include il trasferimento del servizio notturno di emergenza-urgenza dal pronto soccorso oftalmico di piazza Principessa Clotilde al Ps del Fatebenefratelli, dall’altra parte della strada: da stasera, tra le 20 e le 8 i pazienti dovranno recarsi lì, dove saranno valutati dagli infermieri al triage (affiancati, all’inizio, dai colleghi dell’Oftalmico) con un protocollo concordato, e se necessario da un oculista reperibile che grazie a uno strumento in arrivo a breve potrà anche ricevere immagini del fondo oculare per capire se è necessario il suo intervento o se il paziente può essere mandato, l’indomani, in un nuovo ambulatorio ad accesso diretto. Che si aggiunge al Ps Oftalmico, operativo dalle 8 alle 20 con l’ultimo accesso (gli specialisti resteranno fino alle 22 per i pazienti in carico). C’è un motivo per questa scelta: la notte al Ps dell’Oftalmico si presentano in media una decina di pazienti, in lieve aumento nei mesi caldi delle congiuntiviti allergiche, ma "circa il 70%", ricorda Paolo Locatelli, ingegnere del Politecnico che ha studiato gli accessi tra il 2019 e il 2021, non hanno urgenze da pronto soccorso. Un altro 20% di casi "è rimandabile al mattino successivo. Solo il 10% è effettivamente urgente e gestibile" al Ps del Fatebenefratelli.
"Non è una chiusura, è una riorganizzazione", chiarisce l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso presentando questo che è "un primo passo verso una razionalizzazione dell’organizzazione sanitaria e formativa della Lombardia. Dobbiamo riorganizzare tutta la rete ospedaliera", aggiunge spiegando che tra gli altri ambiti sui quali si ragiona ci sono i pronto soccorso.
Intanto si parte dall’oculistica, una delle specialità più penalizzate dalla carenza di medici che allunga le liste d’attesa, e dall’Oftalmico, messo in crisi da una diaspora di medici verso altri ospedali, non solo privati. Ma la nuova organizzazione non servirà solo a liberare professionisti per il Ps diurno: si tratta di "migliorare il percorso formativo" degli specializzandi, chiarisce il preside di Medicina e prorettore della Statale Gian Vincenzo Zuccotti. Il modello è il Moorfields Eye Hospital di Londra, "l’unica struttura che continua ad avere appeal per gli oftalmologi nella crisi del NHS", il servizio sanitario pubblico inglese, sottolinea il professor Paolo Nucci, referente del corso di Ortottica e assistenza oftalmologica all’UniMi. Il personale del "Nuovo Oftalmico sarà composto da uno staff residente, da consulenti interni ed esterni all’università reclutati in base alle specifiche competenze, più di 30 specialisti in formazione e più di 40 ortottisti, assistenti di oftalmologia in formazione".