CASTIONE (Sondrio)
Ieri mattina i Carabinieri della Compagnia di Sondrio, coadiuvati dai colleghi di Milano Porta Monforte, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Fabio Giorgi, su richiesta della Procura di Sondrio, nei confronti di 3 italiani, ritenuti responsacendio del 16 settembre della ditta Work Safety Spa di Castione. Le indagini sono iniziate sin dalla fase di spegnimento delle fiamme da parte dei Vigili del fuoco che da subito hanno fatto propendere per l’origine dolo, essendo stato visto un furgone bianco con 2 persone allontanarsi a forte velocità dal parcheggio esterno della ditta fondata dal pugliese Andrea Taurino, poco prima che le fiamme iniziassero a divampare. Testimoni segnalarono di avere udito un forte scoppio provenire dal capannone andato distrutto. Fiamme per riscuotere i soldi di un’assicurazione ? O il movente va cercato in Puglia ?La vendetta di estorsori ? La visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza in zona ha permesso di risalire al furgone, un Fiat Fiorino noleggiato da una società di Milano, a cui gli occupanti hanno sostituito le targhe appena giunti in Valtellina con altre appositamente tolte dalla macchina di un complice. La misura cautelare ha interessato anche il proprietario della vettura di 40 anni, di Ascoli Piceno e domiciliato a Milano. Si indaga per capire il movente. Gli arrestati sono difesi dall’avvocato Roberta Cervesato di Milano. "È impossibile parlarle - ci è stato detto - perché la collega è fuori studio e non raggiungibile".
Michele Pusterla