Si attende l’ok dall’alto, previsto per i primi giorni della prossima settimana il primo sopralluogo congiunto di Carabinieri e corpi specializzati dei Vigili del Fuoco di Milano all’interno delle mura annerite del magazzino della rubinetteria Remer, divorato dalle fiamme la sera dell’ultimo dell’anno. Al sopralluogo interno, impossibile sino a questo momento per motivi di sicurezza, si affidano le speranze di trovare qualche elemento che riconduca a possibili cause del terrificante incendio.
Per il momento, si fa sapere, ogni ipotesi resta aperta. Non arriveranno aiuti dalle telecamere del circuito aziendale, distrutte dal rogo. Agli atti niente che possa far pensare al dolo o all’azione di un piromane. Sul posto, anche nella giornata di ieri, andirivieni di curiosi: le immagini dell’incendio hanno scosso profondamente la città. Escluso il rischio sostanze tossiche nell’aria, la priorità ora restano ripresa lavorativa e occupazione: nel magazzino bruciato lavorano una quarantina di addetti sui trecento dipendenti della storica azienda.M.A.