
Fiori per le vittime davanti alla Rsa Casa per Coniugi di Milano
Milano – Il Duomo di Milano ospiterà domani mattina, alle 11, i funerali dei sei anziani morti a causa dell’incendio divampato lo scorso 7 luglio nella Rsa Casa per coniugi in via dei Cinquecento. Sarà l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, a celebrare le esequie, nella stessa Cattedrale che il 14 giugno ha ospitato i funerali di Silvio Berlusconi. Un segno di cordoglio per sei vittime innocenti (Laura Blasek, Paola Castoldi, Mikhail Duci, Anna Maria Garzia, Loredana Labate e Nadia Rossi), nella Milano che lo stesso giorno osserverà il lutto cittadino, con le bandiere civiche esposte a mezz’asta nelle sedi comunali. "Siamo in contatto con il prefetto per l’organizzazione – ha spiegato il sindaco, Giuseppe Sala – e il costo del funerale verrà sostenuto integralmente dal Comune. Lunedì, poi, andrò a riferire in Consiglio comunale".
Oggi verranno eseguite le autopsie sulle vittime, disposte dalla Procura di Milano che ha aperto un’inchiesta sull’incendio divampato nella struttura di proprietà del Comune e affidata in gestione alla cooperativa Proges. Struttura dove l’impianto antincendio era guasto da tempo. Sono sei gli indagati, tra vertici della Proges e dirigenti di Palazzo Marino, oltre alla coop che deve rispondere della legge 231 che disciplina la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi.
"Vogliamo che venga fatta piena chiarezza su quello che è successo e sulle responsabilità", spiegano la figlia e la nipote di Laura Blasek, una delle vittime. La donna, 86 anni, era ospite della Rsa da novembre. Si era trasferita da giovane da Roma a Milano, dove ha conosciuto il marito (morto durante la pandemia) con cui ha avuto due figli. Ha vissuto per anni nelle case popolari in via Fratelli Zoia, prestando servizio durante la sua vita nelle abitazioni di facoltose famiglie milanesi. "A causa del morbo di Alzheimer non era più autosufficiente – spiegano la figlia e la nipote – non poteva più vivere da sola. Aveva un curatore, si muoveva sulla sedia a rotelle. Una delle cose che fa più rabbia è il fatto che nessuno ci ha informato sulla sua morte, neanche una telefonata, lo abbiamo saputo dai telegiornali". La famiglia ha nominato un legale, l’avvocato Rocco Plateroti, per seguire i prossimi accertamenti.
Intanto il sindacato Cub Sanità, con Medicina democratica e altre associazioni che si occupano del diritto alla salute, ha lanciato un appello rivolto anche alla Curia, chiedendo alle imprese di inviare ai funerali "una delegazione di operatori provenienti da ogni singola azienda pubblica o privata di settore, in permesso retribuito". Un gesto di "vicinanza" alle famiglie delle vittime, ma anche per "accendere un faro sul settore". Necessità condivisa anche da Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia, associazione che rappresenta oltre 450 enti gestori di Rsa: "Non solo la vicinanza e il cordoglio ma anche il “mai più’” è un dovere comune che ci vede in questo contesto dalla stessa parte".