
I carabinieri pattugliano a piedi e in auto sia Parco Cassinis che via Orwell
Milano, 31 dicembre 2019 - La nuova vita di Rogoredo senza tossici. Che qualcosa sia cambiato lo si capisce già arrivando in metro. Un anno fa – era il 15 gennaio – il video shock di una coppia di eroinomani che fumava la droga su una carrozza affollata, alle otto di sera, era diventato il simbolo del dramma della più grande piazza di spaccio di "nera" del Nord Italia. Sottoterra i tossicodipendenti sono stati per anni una presenza fissa: intonavano qualche "litania" per raccogliere gli spiccioli fra i viaggiatori, prima di incamminarsi al Boschetto. Per una dose bastava raggranellare 5 euro.
Ieri in metropolitana non c’era traccia di quei ragazzi dagli sguardi vitrei, come sono scomparsi nella vicina stazione ferroviaria, dove ogni giorno arrivavano in migliaia, anche da altre province, per bucarsi. Per le ragazze, al dramma della droga si aggiungeva quello della prostituzione. La presenza di questa gioventù perduta aveva creato non solo problemi di decoro. Ma anche di sicurezza. Ce lo aveva spiegato un commesso di To.Market giusto due anni fa: "Siamo vittime, quotidianamente, dei furti degli sbandati diretti al Boschetto. Entrano, arraffano quello che vogliono e poi escono senza pagare" aveva detto. "Adesso è completamente diverso. Gli episodi di furto si sono diradati rispetto al passato - ha raccontato ieri una commessa dello stesso supermercato - tutto è cambiato da quest’estate, da quando è stato aperto il nuovo posto di Polizia Ferroviaria". L’inaugurazione era avvenuta il 5 agosto alla presenza, fra gli altri, dell’allora ministro degli Interni Matteo Salvini. Ma ad essere vincente è stata anche la strategia intrapresa, a partire dai primi mesi dell’anno, dal prefetto Renato Saccone, all’insegna di un presidio "senza tregua" che coinvolge le varie forze dell’ordine per la repressione dello spaccio. Il progetto "L’unione fa la forza" si basa anche sull’assistenza sanitaria sotto l’egida dell’Ats che, attraverso gli operatori della Croce Rossa e di diverse associazioni, ha intercettato centinaia di giovani con l’obiettivo di avviarli a percorsi di recupero.
Gli eroinomani sono assenti anche in via Sant’Arialdo: che differenza rispetto al passato, quando ad ogni ora del giorno si incamminavano in fila indiana verso il Boschetto. Ed è deserto sulle scale, al cavalcavia Pontinia, dove i tossici si sedevano per iniettarsi l’eroina. Ci sono invece i Carabinieri: ieri erano tre le pattuglie della Compagna Monforte a presidiare, oltre a quelle scale, anche gli ingressi e i sentieri della collinetta al Boschetto che per troppo tempo è stato un fortino nelle mani degli spacciatori. Qui, salvo qualche vecchia siringa che rispunta da sotto le foglie, adesso c’è solo la natura: al Parco Cassinis la riqualificazione è stata promossa dal Comune con Italia Nostra che ha raccolto tonnellate di rifiuti. I disperati non si intravedono neppure in via Orwell dove quest’estate invece si avvistavano, diretti verso la boscaglia sotto il cavalcavia di Tangenziale Ovest. Qui ritroviamo gli uomini dell’Arma che controllano anche a piedi il territorio.
C’è qualcuno che più di altri sorride di questa rinascita di Rogoredo. È Christian Battista, socio titolare del Post Office Station di via Cassinis, di fronte alla stazione Fs: "Quando ho aperto un anno fa il locale mi avevano detto che ero “pazzo”. Oggi vengono non solo viaggiatori o i lavoratori di Sky: tra i nostri clienti c’è Stash di The Kolors e l’altro giorno pure Alba Parietti. Credo così tanto in Rogoredo che a febbraio al nostro fianco inaugurereremo il nostro bed and breakfast di lusso. Ci saranno la spa e una piscina. Dentro l’ex stazione di posta che risale all’Ottocento sorgerà pure il noleggio di auto dell’Avis".