Le ronde notturne tra i caseggiati di Aler Milano sono entrate nel vivo. Giovedì sera, intorno alle 23, Paolo Franco, assessore regionale a Casa e Housing Sociale, ha svolto un sopralluogo in piazzale Ferrara, nel cuore del quartiere Corvetto, uno dei due quartieri dove il servizio è operativo insieme al quartiere Mazzini. E operativa rimarrà, la ronda notturna, almeno fino a marzo del 2027. Nel dettaglio, Regione Lombardia, in collaborazione con Aler Milano, ha deciso "di rafforzare le misure di sicurezza" nelle due periferie già menzionate – che mettono insieme circa 2.900 alloggi popolari – istituendo "una ronda armata che opererà sette giorni su sette nelle ore notturne, dalle 22 alle 5, presso gli stabili Aler della zona. Questa iniziativa – fanno sapere da Palazzo Lombardia – ha l’obiettivo di contrastare episodi di degrado, vandalismo e microcriminalità, garantendo una maggiore tutela per i residenti". Il servizio, nel concreto, è garantito da una società di polizia privata e l’effettivo presidio dei caseggiati viene reso tracciabile attraverso una sorta di badge che deve essere strisciato dal vigilantes di turno all’ingresso del complesso di palazzi. Secondo i dati forniti dall’assessorato regionale le occupazioni degli alloggi al Corvetto da ottobre, mese di avvio del pattugliamento, si sarebbero praticamente azzerate grazie alla presenza della ronda armata nelle ore notturne.
"La sicurezza – sottolinea l’assessore Paolo Franco – è un diritto fondamentale di ogni cittadino e una priorità per Regione Lombardia. Con l’istituzione di questa ulteriore misura, vogliamo rispondere concretamente al bisogno di legalità e sicurezza che in un quartiere come Corvetto è palese. Il messaggio è chiaro: Regione Lombardia, ancora una volta, è contro coloro i quali occupano e delinquono e è al fianco dei cittadini onesti che hanno diritto a vivere tranquilli. Questo progetto – aggiunge il titolare della delega alla Casa – si unisce all’ammodernamento di 84 telecamere installate nel quartiere e costantemente monitorate dalla centrale operativa di Aler Milano. Non si tratta solo di dare una risposta immediata alle emergenze, ma fa tutto parte di una strategia più ampia per la rigenerazione urbana e sociale dei quartieri popolari. Non possiamo tollerare che luoghi di vita quotidiana si trasformino in aree di insicurezza e di degrado".