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Rossella Brescia, 53 anni, dal 2006 conduce in radio “Tutti Pazzi per Rds“
Milano, 25 febbraio 2025 – “Tutte le volte che vengo a Milano sono molto felice perché mi diverte”. Si racconta così la ballerina, modella, attrice e conduttrice televisiva e radiofonica, Rossella Brescia.
Pugliese di nascita, milanese d’adozione. Da poco più che ventenne il suo esordio in teatro e successivamente in televisione. Il “World Radio Day” svoltosi a Milano nei giorni scorsi è stata un’occasione per raccontarsi sul palco intervistato anche da Giorgio D’Ecclesia, Ceo e Founder di Radio Speaker e organizzatore dell’evento.

Rossella Brescia, milanese d’adozione. Che ricordi ha di Milano?
“Ho un ricordo meraviglioso di questa città, quando un’estate avevo registrato un programma per Mediaset. Tutte le volte che vengo a Milano sono molto felice perché mi diverte. Quando vengo qui per lavoro sono sempre molto contenta perché è tutto molto organizzato dal punto di vista lavorativo. Non vivendo qui non posso pronunciarmi, perché ogni volta mi accompagnano nei luoghi e mi sposto in compagnia, ma capisco da quello che leggo che esiste un problema. Spero si possano prendere provvedimenti perché Milano ha delle grandissime potenzialità”.
Radio e social media. Ha 530mila follower su Instagram. Com’è il suo rapporto con i social e come questi stanno cambiando il modo di fare radio?
“Io uso i social come divertimento, non penso debbano servirmi per fare cose, anche se forse dovrei pensarlo perché le cose stanno andando in questa direzione. Agli haters rispondo sempre con la gentilezza, che risolve sempre tutto”.
Ha anche una scuola di danza. La formazione è importante? Nella sua carriera ha contribuito o è solo talento?
“Credo che studiare danza faccia bene a tutti. Molti dicono che la danza non è per tutti. Forse per farne un mestiere non è per tutti, ma io la consiglio vivamente. A me ha insegnato tanta disciplina e tanto rigore. Ho il tarlo di dover essere sempre preparata, di impegnarmi molto. Questo è dovuto all’Accademia Nazionale di Danza che ho frequentato, era molto rigida. Mi ha formato il carattere”.
Quanto la spiritualità la accompagna nella quotidianità?
“Penso che senza la spiritualità non avrei fatto nulla. È quella che mi dà la forza per risollevarmi, non so come si potrebbe vivere senza. Me l’hanno insegnato i miei genitori, poi da grande si può scegliere. Mi serve tantissimo ancora oggi”.
Qual è stato il momento più comico della sua carriera radiofonica?
“Serviva una notizia: avevo trovato una pubblicità che descriveva che in Irlanda in smart working addirittura esistevano dei cavalli che mandavano le mail. Io pensavo fosse vera questa notizia. I miei colleghi mi hanno guardato straniti e da lì abbiamo iniziato tutti a ridere. Se fosse stato un provino mi avrebbero mandato via, ma alla fine ci siamo divertiti, tante risate e anche gli ascoltatori hanno apprezzato”.