ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Rozzano Calcio per Manuel. In campo e sugli spalti con le cuffie un gesto per dire no alla violenza

Le squadre vicine alla famiglia del giovane ucciso "per un semplice accessorio che molti di noi usiamo". Appuntamento domani e domenica. "Siamo sconvolti, vogliamo dare un segnale di speranza ai giovani"..

Rozzano Calcio per Manuel. In campo e sugli spalti con le cuffie un gesto per dire no alla violenza

Manuel Mastrapasqua: il 31enne è stato ucciso a Rozzano per un paio di cuffie wireless

Tutti con le cuffie alle orecchie per ricordare Manuel Mastrapasqua. Così domani e domenica entreranno in campo, prima del fischio d’inizio delle partite, i capitani di tutte le squadre del Rozzano Calcio, società sportiva dilettantistica che invita "gli atleti, i mister, i dirigenti e tutti gli accompagnatori e tifosi ad indossare a loro volta un paio di cuffie", in concomitanza coi match del fine settimana nel campo sportivo della società. Un gesto dal valore simbolico, per esprimere vicinanza alla famiglia della vittima e condannare ogni forma di violenza. Venerdì scorso Manuel Mastrapasqua è stato aggredito e ucciso al culmine di una rapina da pochi euro.

Il suo aggressore, il 19enne Daniele Rezza, gli ha inferto una coltellata tra cuore e polmone per rubargli delle cuffiette wireless. L’assassino, reo confesso, si trova ora in carcere. "Siamo tutti rimasti impressionati e sconvolti dal brutale omicidio, consumato per un accessorio che molti di noi utilizzano ogni giorno - spiega la società sportiva in una nota - e con questa iniziativa vogliamo dire “no” alla violenza e dare un segnale di speranza ai nostri ragazzi e ragazze, e a tutto il territorio. Un piccolo gesto, con un grande significato".

Intanto, come annunciato, il Comune di Rozzano ha decretato il lutto cittadino in concomitanza coi funerali della vittima, che verranno celebrati lunedì alle 15 nella chiesa evangelica Veritas di via Cavour 4, a Rozzano. In segno di rispetto e partecipazione al lutto che ha colpito la comunità, sugli edifici pubblici verranno esposte le bandiere a mezz’asta.

Il Comune ha inoltre disposto la sospensione delle attività commerciali, per tutta la durata delle esequie, invitando la cittadinanza a un momento di raccoglimento e riflessione. A una settimana dell’accaduto, la città è ancora sconvolta per una vicenda che ha scosso profondamente l’opinione pubblica, dentro e fuori il Milanese. Una vicenda che, oltre a lasciare agghiacciati, apre un fiume di interrogativi anche su temi come disagio giovanile, devianza, delinquenza e solitudine. Ancorché con contorni diversi, dieci mesi fa sul territorio c’era stato un precedente.

Lo scorso gennaio un omicidio si è consumato tra Pieve Emanuele e Rozzano. Il 32enne di origine marocchina Aissam Fardou era stato aggredito mortalmente, a colpi di cacciavite, dal coinquilino e connazionale Said Souhil, 48 anni. A generare il tutto, una discussione, poi degenerata, per motivi di denaro. L’aggressione era avvenuta in un’autofficina di Fizzonasco, frazione di Pieve Emanuele: da qui il 48enne aveva poi trasportato il corpo ormai agonizzante di Fardou a Rozzano, nell’appartamento dove entrambi vivevano, in via Pavese. Soccorso, il 32enne era deceduto subito dopo il trasporto in ospedale per le profonde lesioni riportate.