Milano, 14 novembre 2017 - Con un investimento complessivo di 100 milioni è nato il Campus di Humanitas University, inaugurato questa mattina alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'apertura dell'Anno accademico 2017/2018. Tre edifici immersi nel verde, 25 mila metri quadrati per ospitare 1.200 studenti provenienti da 31 paesi del mondo. E soprattutto un Simulation Lab di 2.000 metri quadrati tra i più tecnologici e grandi d'Europa, aule high-tech, biblioteca digitale e residence, a pochi passi dai laboratori di ricerca e dall'ospedale, parte integrante del campus come luogo di insegnamento per futuri medici, infermieri e fisioterapisti. Sono questi alcuni degli elementi chiave del nuovo Campus di Humanitas University, Ateneo dedicato alle Life Sciences e progettato dall’Architetto Filippo Taidelli dello studio FTA.
Il campus è composto da 3 nuovi edifici per circa 25 mila mq, all’avanguardia per i contenuti didattici e la sostenibilità ambientale in classe energetica Cened A3. Gli spazi sono stati concepiti secondo i più moderni standard in termini di tecnologia e comfort ambientale. Si tratta di una composizione di volumi dalle tonalità calde, disposti intorno ad una piazza verde e inseriti in un grande parco pedonale, sul modello dei campus anglosassoni. Al centro del progetto c'è il concetto di moltiplicare le occasioni di incontro e di contaminazione tra diversi saperi. L’architettura, semplice ed essenziale, favorisce la funzionalità e la dissolvenza dei confini tra il polo didattico, quello di ricerca e l’hub polifunzionale: posizionati in una sorta di “triangolo della conoscenza” che parte dall’aspetto clinico per finire attraverso la didattica al laboratorio che è alla base della mission di Humanitas. Accanto al nuovo Campus sorgerà inoltre una residenza universitaria di 8 mila mq per 240 posti letto, progettata anch’essa dallo Studio FTA Filippo Taidelli - Architetto, a disposizione di studenti e ricercatori, la cui apertura è prevista per l'estate 2018.
"Tutti possiamo vedere volgendo lo sguardo al passato - ha osservato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - quanto la ricerca abbia cambiato le condizioni di vita, migliorandole. Basterebbe questa riflessione per sottolineare l'importanza primaria della ricerca: l'esigenza indifferibile di sostenerla in tutti i modi, organizzativi e finanziari". Anche per il ministro Calenda e' "necessario e urgente" dedicare "un piano alle Scienze per la vita, come si è fatto con industria 4.0".