
Rozzano, rasa al suolo la villa di via Molise
Rozzano (Milano) – Dolore e sconcerto da parte dei cittadini del Comitato Molise 5. La villa confiscata alla mafia di via Molise 5 a Rozzano è stata rasa al suolo tra il 3 e il 6 aprile. Ne rimangono ora solo le macerie.
"Lo hanno voluto sindaco e attuale amministrazione: a niente sono serviti i tentativi di dialogo con loro, i tavoli di mediazione in Città Metropolitana a ottobre, l’audizione in Commissione regionale antimafia a gennaio 2024, l’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, il question time in consiglio comunale a novembre, la mobilitazione di tanti cittadini, la raccolta firme, le assemblee pubbliche e aperte".
Questo in sintesi il malcontento di quelli del comitato che avevano anche dato vita a un corteo di protesta per le vie della città. "Queste macerie sono desolanti e sono una ferita per tutta la città di Rozzano e per tutto il nostro territorio del sud Milano. Queste macerie dimostrano il totale disprezzo per il dialogo e l’ascolto di un certo modo di amministrare la cosa pubblica - spiega Mara Heidempergher del Comitato Molise 5 -. In questa villa per 5 anni si è fatta cultura dell’antimafia, si sono spese migliaia di ore di volontariato per promuovere la cultura della legalità, si è costruita una comunità di uomini e donne solidali e responsabili che hanno pulito, sistemato, arredato e aperto quella villa a tutti i cittadini. Sindaco e Giunta di Rozzano hanno voluto abbattere l’unico simbolo della lotta (vinta) alla mafia visitabile e fruibile da tutti presente nella nostra città. Per noi sarà ora fondamentale raccontare questa storia dolorosa per farne memoria affinché non succeda mai più e che possa ispirare altri giovani e non giovani cittadini a difendere il bene comune e i valori dell’antimafia sociale e della cittadinanza attiva".
L’obiettivo del Comune per la villetta di via Molise 5, già confiscata alla criminalità organizzata e acquisita nel 2008, è offrire ai cittadini una nuova struttura, moderna, funzionale e adatta a ospitare iniziative con finalità pubbliche e sociali. "Il bene verrà restituito alla collettività con un valore altamente sociale - spiega il sindaco Gianni Ferretti -. Ospiterà infatti un centro dedicato al contrasto della povertà e sarà gestito da professionisti che aiuteranno le persone attraverso percorsi mirati a uscire dalle situazioni di indigenza. Saranno anche realizzati due monolocali destinati a situazioni di housing first".