
Anziani in una Rsa (foto repertorio)
Milano - L’aumento dei contagi ha conseguenze anche sulle visite dei familiari nelle Rsa per gli anziani: a Milano sempre più strutture sono "blindate", con accessi sospesi agli esterni per motivi di sicurezza. E, dove è ancora possibile andare a trovare un parente, oltre ai necessari controlli è sempre attiva la supervisione del personale. A l Pio Albergo Trivulzio lo stop alle visite era arrivato già prima di Natale, "nella seconda decade di dicembre, nel rispetto delle normative ministeriali e regionali e allo scopo di garantire la massima tutela e sicurezza della salute tanto degli ospiti quanto dei familiari", fa sapere in una nota l’azienda dei servizi alla persona Istituti milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio. Ma lo stop agli ingressi è compensato dalle videochiamate "intensificate", che hanno consentito agli ospiti di salutare a distanza i propri cari durante i giorni di festa e non solo. Chiacchierate virtuali alle quali può partecipare più di un parente, per facilitare i contatti con le famiglie. La decisione è arrivata dopo "la valutazione con il nostro comitato scientifico composto dal professore Fabrizio Pregliasco e la professoressa Claudia Balotta. Monitoriamo costantemente la curva epidemica auspicando che la situazione migliori, così da considerare la riapertura il più presto possibile", spiega Barbara Caimi, responsabile del programma di vaccinazione. In più "stiamo promuovendo incontri via web, sia per familiari e sia per operatori, con la professoressa Antonella Delle Fave, docente di Psicologia alla Statale, per un supporto ulteriore".
Sospese da ieri le visite anche nelle strutture gestite da Coopselios: la Rsa Baroni a Gratosoglio, il complesso di via Ornato a Niguarda e la sede di via Quarenghi a Bonola, con circa 240 ospiti in totale, la cui età media è di 85 anni. Il direttore di Area Danila Bocelli conferma che "sono sospese le visite dei familiari. A causa della rapida diffusione della pandemia e il numero dei contagi in sensibile aumento si rende necessario tutelare gli anziani, che sono quasi tutti già vaccinati con 3 dosi. La decisione è stata presa in accordo con la Direzione tecnica sanitaria della cooperativa e il provvedimento sarà mantenuto fino a quando si riterrà necessario in base all’andamento della pandemia. Le uniche eccezioni possono essere previste per particolari situazioni (come il fine vita)". Sempre ieri, pure i parenti degli ospiti della residenza Anni Azzurri Parco Sempione hanno ricevuto l’avviso della sospensione delle visite in presenza. Guardarsi negli occhi e parlarsi dal vivo è ancora possibile, invece, a Corvetto, nelle Rsa Virgilio Ferrari e Casa per coniugi, gestite dalla cooperativa Proges: "Al momento - spiega la direttrice Claudia Zerletti - abbiamo solo sospeso le uscite con i familiari. I parenti possono entrare se vaccinati con tre dosi o con due, più tampone molecolare o antigenico negativo, e sempre con la supervisione del personale. Nelle ultime settimane c’è stato comunque un calo di ingressi, perché diversi parenti hanno rinunciato alla visita in qu anto ‘positivi’. A seconda dell’evoluzione della situazione pandemica valuteremo l’eventuale possibilità di ridurre o sospendere gli accessi".