
L'artista Pao, all'anagrafe Paolo Bordino (NewPress)
Milano, 31 agosto 2018 - Concerti di band giovanili ma anche tornei sportivi, scambi di libri, giochi, spettacoli e attività all’aria aperta. Tutto ciò che la fantasia vorrà suggerire per portare vita negli spazi verdi e pedonali del quartiere Rubattino, alla periferia est della città, sarà bene accetto.
La giunta del Municipio 3 stanzia 6mila euro per la rassegna: a giorni verrà pubblicato il bando aperto alle realtà associative che vorranno candidarsi per organizzare almeno una giornata di festa al mese, tra ottobre e dicembre. Non solo eventi, però: a ingentilire il cemento di sei piloni che sorreggono la tangenziale arriverà l’arte di Pao, all’anagrafe Paolo Bordino, che ha portato i suoi colori e i suoi personaggi - celebri pinguini compresi - in tanti quartieri tra cui quello di via Padova, affiancato dai colleghi Massimo Costantini, Irwin e Suimori. Un’opera finanziata sempre dal parlamentino. Il tema sarà l’acqua. Ed è venuto spontaneo, considerando la presenza del fiume Lambro e di un laghetto artificiale di 9mila metri quadri sotto la tangenziale. Senza contare che il polmone verde circostante si chiama Parco dell’Acqua. «Sarà un’opera di public art – spiega l’assessore municipale alla Cultura Luca Costamagna – per impreziosire i piloni». Così, puntando su socialità, cultura e bellezza, si vuole incentivare la fruizione dello spazio da parte dei cittadini di ogni età, valorizzando un quartiere che attende da anni il suo completamento: incompiuto il restyling delle ex aree industriali Innocenti e Maserati che in passato erano l’anima della zona. Fine delle attività nel 1993; quattro anni dopo, il Comune indisse un concorso di idee per il Piano di riqualificazione urbana. Oggi, accanto ai palazzi residenziali, a piazza Vigili del fuoco, al viale pedonale Cutuli e al parco, grandi spazi sono ancora inutilizzati e abbandonati e non si contano le volte in cui sono stati presi di mira da disperati. In più, all’appello mancano servizi. E mentre l’iter va avanti a rallentatore si lavora anche per creare un identità, per rafforzare il tessuto sociale e valorizzare i luoghi. Da qui, l’idea del bando. «Dopo avere realizzato singole iniziative – continua Costamagna – vogliamo dare attenzione al quartiere con un insieme di attività. È il primo bando specifico su un solo quartiere, poi ne arriveranno altri».
Sarà pubblicato nei prossimi giorni. Potranno partecipare associazioni, fondazioni o associazioni temporanee di scopo che vorranno allestire le giornate di eventi coinvolgendo anche cittadini e realtà del quartiere. Da valorizzare non solo il parco, viale Cutuli, gli spazi sotto la tangenziale e i campi sportivi all’area aperta ma anche la panchina rossa collocata nell’area, simbolo della lotta alla violenza di genere. E quando arriverà l’opera di Pao e degli altri artisti, giochi e spettacoli avranno tutta un’altra cornice. Chissà che Rubattino non diventi meta di passeggiate da altri quartieri.